Scaligera Lavagno, la strada è quella giusta. L’analisi del diesse Baltieri

Scaligera Lavagno, la strada è quella giusta. L’analisi del diesse Baltieri

by 27 Novembre 2015

Pippo Baltieri sorride dietro la scrivania. Ha cambiato vita, le scarpe appese al chiodo lo hanno introdotto nella stanza dei bottoni. Lì dove si ragiona, si fa il mercato, si stila il progetto tecnico di una stagione sportiva. Siede sullo scranno del direttore sportivo da una stagione e mezza. Il ruolo gli piace, lo svolge con esperta competenza, con quella misura, quel buonsenso che solo chi mastica calcio da una vita può far sgorgare.

Primato indiscusso al primo anno, zona play-off posta come obiettivo al secondo mandato. Baltieri, da difensore, si è riscoperto attaccante. Un ‘puntero’ di tutto rispetto, in grado di attaccare l’alta classifica, da rapace, quasi come se il treno che conta fosse la metafora popolare del pallone che danza in area di rigore. Baltieri pensa di prospettiva. Modera l’ambizione, pur evitando di spegnerla. Individua i punti forti del progetto. Non lesina qualche tirata d’orecchi. Mostra, in cuor suo, una legittima, motivata soddisfazione per il cammino da esordiente in Seconda. Con Benin in panca la truppa viaggia ancora a dovere. Ha il passo, la tecnica, l’imprevedibilità, i singoli e una quadratura d’insieme per imparare a volare anche quest’anno. Come spiega lo stesso Baltieri.

“L’approccio alla Seconda è promettente – spiega – forse ci manca qualche punticino, dovremmo concretizzare di più le occasioni che creiamo. L’importante è che la squadra giochi, abbia idee, crei i presupposti per andare in goal. Segnarli è una questione di testa, lo sappiamo. Dobbiamo migliorare lì, nella concretezza degli ultimi sedici metri”.

Baltieri approva anche il nuovo complesso creatosi alla Scaligera. Immutata la guida, Benin, è cambiato uno stuolo di interpreti. Otto volti nuovi hanno rinfoltito la rosa che ha stravinto la Terza. Gente di spessore, che ha saputo farsi valere anche in categorie superiori. Gente che ora porta in alto l’oronero come ci si augurava in fase di campagna acquisti.

“Non sono per i proclami ma non gioco nemmeno a nascondino – conclude – avevo detto che i play-off sarebbero potuti essere un obiettivo e non mi sbagliavo. Sappiamo quali sono le nostre potenzialità, dobbiamo imparare ad esprimerle. Anche i singoli non ci mancano: Bellè, davanti, è un lusso per la categoria. E’ al 70%, può dare ancora molto. Ultimamente è in crescita, ci ha messo un po’ ad integrarsi ma  ora fa davvero un gran lavoro. Teniamo l’asticella sui play-off e cerchiamo di meritarli. Come mostrato sino ad ora”.

 

Note. Nella foto, il diesse Baltieri in maglia gialla, durante una partita del suo ultimo anno di carriera, proprio coi colori della Scaligera di cui ora è direttore sportivo.