Quinzano sogna un 2016 palpitante. Il diesse Bertani: “Usciamo rinforzati dal mercato”

Quinzano sogna un 2016 palpitante. Il diesse Bertani: “Usciamo rinforzati dal mercato”

by 30 Dicembre 2015

L’inizio in sordina e la lenta ripresa. Gli acquisti dicembrini e il primo, promettente acuto in Coppa. Quinzano brinda al 2016 incipiente con rinnovata fiducia. L’obiettivo è chiaro: si vuole un inverno rovente. Ossimoro azzeccatissimo: va data continuità agli sforzi profusi in estate per far ripartire la macchina granata. Non basta risorgere: bisogna vivere. E pure bene, magari. Lo sa il diesse Bertani, sognatore innamorato dello stendardo quinzanese.

“Abbiamo incontrato delle difficoltà iniziali che forse coincidono con il consueto periodo di rodaggio – commenta Bertani – forse ci aspettavamo qualcosina in più ma non importa. L’essenziale è aver ripreso la marcia, aver trovato una quadratura ed una solidità di gruppo e di gioco che fa ben sperare. Il filotto positivo ci compiace, i reparti dialogano, attaccano e difendono insieme. Promuovo anche il lavoro di mister Corsi, grande appassionato: ci mette l’anima. L’unica scoppola che brucia è quella col Borgo Trento: non doveva finire così. Colpa nostra, ma ci rifaremo”.

Il finale in crescendo e il botto all’esordio in Coppa, ottenuto nella lunga trasferta di Castagnaro, aprono interessanti scenari per i granata. Oltre al campionato, difatti, la Coppa rappresenta un obiettivo reale e concreto. Senza se e senza ma.

“La società ci tiene e i ragazzi lo sanno – conclude – scenderemo in campo per passare il turno, teniamo molto alla competizione. Ringrazio i nostri sponsor, che ci aiutano in un momento difficile, e i nuovi arrivati che hanno sposato la causa. Sono Azzdine dall’Audace e Picchirallo dal San Marco, assieme a Calderara, esterno estroso. Dall’Avesa poi abbiamo tesserato il portiere Spada e la punta Zanrossi, soprannominato ‘Ibra’ per la somiglianza con il noto campione svedese. L’obiettivo? Direi i play-off: dobbiamo crederci. Il primato è affar a due, forse tre: Valdadige, La Vetta e forse il Colà, squadra che esprime un ottimo calcio. Poi, dietro, per gli spareggi, ancora tutto è possibile.”