Provese, cronaca di un successo annunciato. Rossoneri in Eccellenza

Provese, cronaca di un successo annunciato. Rossoneri in Eccellenza

by 11 Aprile 2017

Cronaca di un successo annunciato. Mai scontato, ma mai in bilico. La Provese sale in Eccellenza con due giornate d’anticipo. E’ il coronamento di un percorso, il culmine di fatiche e musi lunghi, di progetti e prospettive che, negli anni, sono arrivate a collimare nella stagione perfetta, questa. Sempre partita con squadre di grido, la Provese in Promozione non ha mai saputo convincere sino in fondo. Ha retto l’urto, s’è distinta, ha sciorinato bel calcio e messo in mostra fior di giocatori. Senza mai, però, lasciare il segno in modo decisivo. Senza riscrivere la storia.

Fino ad oggi. Momento in cui la società rossonera, espressione di una minuscola frazione di San Bonifacio, tocca l’apice della propria parabola raggiungendo il dorato lido dell’Eccellenza. Il segreto sta sì, senza girarci troppo intorno, in una disponibilità economica che ha permesso certi progetti. Ma soprattutto nelle scelte, negli interpreti, nell’alchimia che si è creata, finalmente, dopo anni di buoni propositi finiti nell’inceneritore di classifiche mai soddisfacenti quanto sperato.

Orfei, al primo anno in panca, ha dimostrato di saper gestire in categoria, dove mai aveva allenato (viene dal vivaio dell’Hellas Verona), un gruppo di giocatori di assoluto spessore per palmares e esperienze che, in Promozione, fanno la differenza. Il blocco scelto non ha tradito le attese. Ha retto il peso delle aspettative, logiche, traducendo i pronostici in fatti concreti, in risultati tangibili e in numeri in grado di certificare, senza troppi giri di parole, in che modo funziona la legge del più forte.

Negli occhi di tutti rimane un’immagine di equità, di giustizia compiuta: la Provese d’oggi in Eccellenza non fa una grinza, ci sta eccome, se l’è meritata alla grande. Doveva vincere e ha vinto. Doveva comandare e ha retto da gran signora. Forte di un gruppo compatto, roccioso, coeso e qualitativo. Tutte stelle, nessuna stella. La Provese arriva in marcia parallela all’obiettivo, ed è un piacere rimirarla così. Bella e possibile. In una parola: vincente.