Play-off e play-out, la diatriba continua. La posizione della Figc di Verona

Play-off e play-out, la diatriba continua. La posizione della Figc di Verona

by 17 Agosto 2017

Da oltre un lustro il calcio dilettantistico convive con la formula dei play-off, appendice al campionato che andava ad affiancarsi ai già esistenti play-out.

Una formula che con il passare delle varie edizioni è stata in parte modificata per renderla più snella, ma soprattutto meno impegnativa da punto di vista agonistico, riducendo sensibilmente gli snervanti spareggi post campionato che fino a poco tempo prima impegnavano le squadre interessate.

Una nuova formula che sicuramente ha incontrato il positivo consenso della maggior parte delle società del Triveneto.

Un meccanismo che finalmente metteva a tacere  tutte quelle illazioni, qualche volta a dire il vero  non del tutto gratuite, che accompagnavano il ripescaggio di talune squadre, preferite ad altre.

Purtroppo anche quest’anno, si è percepito del malcontento da parte di alcuni, delusi di non vedere “ripescata” la proprio squadra, dopo che questa sia risultata vincitrice dei propri play-off.

E’ auspicabile che almeno gli addetti ai lavori siano a conoscenza del meccanismo degli eventuali possibili ripescaggi e che le eventuali lamentele siano riconducibili solamente agli appassionati sportivi  e tifosi, desiderosi di vedere la propria squadra in una categoria superiore, ma sicuramente poco informati sul meccanismo dei play-off.

Per questo motivo forse è il caso di fare un pò di chiarezza in tal senso, per stemperare eventuali equivoci.

Innanzi tutto bisogna chiarire che i play- off del calcio dilettantistico non sono da equiparare ai play-off della Serie B o della Lega Pro, dove alle vincenti è garantita la promozione alla categoria superiore.

I play off nella Lega Nazionale Dilettanti, servono esclusivamente per stilare una classifica di merito per eventuali possibili ripescaggi alla categoria superiore;  ripescaggi che da qualche anno avvengono per svariati motivi (fallimenti, fusioni, rinunce, ecc.).

E’ chiaro che se non ci fossero queste dolorose defezioni societarie, il passaggio alla categoria superiore sarebbe garantito principalmente alle vincitrici del proprio campionato e alle vincenti della Coppa nelle categorie dove è previsto, mentre qualche possibilità maggiore si potrebbe avere nelle categorie inferiori.

Invece, anche quest’anno già a metà maggio, si rincorrevano le voci di “sicuri” ripescaggi di alcune squadre, garantite da fantomatici dirigenti federali, voci che purtroppo non sempre hanno trovato riscontro nella realtà.

Per questo semplice motivo, ogni fine stagione agonistica è inutile fare premature previsioni, in quanto per prima cosa si devono attendere le varie iscrizioni ai campionati delle società, iscrizioni che a loro volta devono essere avvallata dagli organi federali, dopo di che  a caduta e partendo dalla serie D, si andrà a colmare eventuali “buchi”, andando a pescare dalle graduatorie dei play-off.

Un meccanismo molto semplice, ma soprattutto “pulito”, il cui unico handicap va a discapito di quelle società che vengono ripescate solamente all’ultimo momento e che quindi non hanno molto tempo per allestire la loro squadra alla nuova categoria, ma purtroppo questo è l’inevitabile pedaggio che le società ripescate devono pagare.

Dispiace pure sentire il rammarico di qualche dirigente che mette in risalto il presunto ripescaggio di qualche società già beneficiata nel recente passato ai danni della propria squadra; purtroppo le regole sono cambiate rispetto a qualche anno fa e pertanto non ci resta che affidarci al nuovo regolamento,  a meno che non si voglia ulteriormente modificarlo.

Inoltre, in alcune circostanze anche una mancata domanda di ripescaggio di qualche società, può inceppare un possibile ripescaggio a catena di talune società e sotto questo punto di vista ne abbiamo avuto  la conferma proprio recentemente nella nostra provincia.

Se la squadra bellunese del San Giorgio Sedico avesse inoltrato la domanda di ammissione alla Serie D, avrebbe aperto le porte del ripescaggio alle società veronesi della Valdalpone Roncà, Ares e Sambonifacese che sarebbero così salite rispettivamente in Promozione, Prima e Seconda Categoria.

Pertanto, a questo punto non ci resta che attendere con serenità ogni fine stagione l’evolversi delle varie situazioni, non dimenticando che il passaggio alla categoria superiore attraverso la vittoria sul campo ha tutto un altro sapore che non un possibile ripescaggio oppure una fusione.

Giorgio Verzini- addetto stampa della Delegazione Figc di Verona