Villafranca, prove di fuga? Non cambia il copione nel 2018
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 8 Gennaio 2018Nuovo anno, vecchio spartito. Imparato a memoria, interpretato alla lettera. Villafranca fa tesoro delle proprie certezze. Continuità è la parola d’ordine disegnata sulla lavagna. E’ il principio primo da cui non si può prescindere. Verità scontata eppure mai banale: c’è un solo ingrediente principale nella ricetta dei vincenti.
Ricetta che il Villa ha dimostrato di saper padroneggiare come si deve. Ripartendo con la stessa intensità e lo stesso pragmatismo del 2017. Virtù che, è il caso di dirlo, l’hanno resa grande anche a dispetto dei pronostici. Dicono i bene informati che mister Facci sappia insegnare a rendere facile il difficile: qualità non da poco, in categorie come l’Eccellenza. La concretezza del Villa è diventata un fattore che sposta gli equilibri.
Equilibri che invece in casa azulgrana si irrobustiscono di settimana in settimana, merito di scelte ponderate in estate, di una gestione ottimale del parco giocatori, sia sul piano tecnico che dirigenziale, e di un collante tra i membri del gruppo che, più passa il tempo, più rende onore ad una squadra che, senza fragori, sta imparando a volare. Non a caso, tra i filosofi, c’è chi sosteneva che il tutto, in questo caso il gruppo, è sempre un’entità che è esorbitante rispetto alla semplice somma delle parti.
Dietro hanno ripreso a correre, ma l’occhio va sempre spostato sul battistrada: la falcata è rimasta quella che abbiamo apprezzato sinora. Fluida, svelta, a tratti dirompente. Testa e gambe, vien da dire, guardandosi si strizzano l’occhiolino. Che sia l’anno buono per il ritorno in D?