Vigasio, che colpaccio. L’Eccellenza si inchina agli aquilotti

Vigasio, che colpaccio. L’Eccellenza si inchina agli aquilotti

by 14 Dicembre 2015

Campioni d’inverno. A sorpresa. Quasi non ci si crede. Il Vigasio guadagna il trono d’Eccellenza. Lo fa nella maniera più romantica: con un finale batticuore. Un gran finale, come quello dei grandi musicisti.

Il Caldiero perde a Cerea, l’Adriese capitola proprio al ‘Capone’, nel big-match di giornata. L’avevamo detto: occhio a Filippini e compagni. Avevamo ragione: quel Vigasio sornione, silente, meritava attenzione. Stava studiando la scia, cercava di intuire i tempi, le traiettorie utili per il sorpasso.

Sorpasso avvenuto ad un nulla dall’arrivo. Fulmineo, emozionante. Ultimo regalo di un dicembre gentile coi colori biancazzurri. Si sa: la corona d’inverno è un titolo platonico. Mai fino in fondo, però. Conserva verità cristalline, soggette, per carità, al divenire del campionato, ma pur sempre nitide.

Una cosa è  certa: là davanti la lotta si fa serrata. Il triangolo di pretendenti nel complesso si equivale. L’Adriese ha una rosa di caratura superiore, ma il campo è un’altra cosa. Esame tostissimo, che non sempre i granata hanno superato come si deve.

Un altro dato fa sorridere: Verona può sognare il colpaccio. Una tra Caldiero e Vigasio potrà ambire al ruolo di successore di quel Villafranca che due anni fa vinse il campionato. Non saranno due sconfitte  a rovinare la cavalcata dei termali, non sarà il primo posto a far perdere la testa al Vigasio. L’Adriese è avvisata.