Tommaso Turrina, un corridore per il Concordia

Tommaso Turrina, un corridore per il Concordia

by 10 Luglio 2013

Il volto della semplicità saluta e se ne va. Come quando sgroppa sulla fascia, macinando cavalleresche peregrinazioni lungo la corsia laterale. Tommaso Turrina ringrazia il Quaderni, società che l’ha fatto esordire in Prima Categoria, e stringe la mano al Concordia, ambizioso sodalizio appena approdato in Promozione. Un salto di qualità importante, per un giovane classe 1994.

Il ragazzo ha doti interessanti, umane prima di tutto. Turrina è ragazzo affabile, sereno, di sani principi. Quando lo nomina, la presidentessa del Quaderni Sara Olivieri brilla in volto, tant’è la simpatia maturata per quel ragazzino dal viso d’angelo. Con le bullonate ai piedi però, Turrina viaggia a velocità doppia.

Chiunque a Quaderni ne tesse le lodi: dalla presidentessa ai compagni, per finire all’ex allenatore Girelli. Dopo le giovanili del Villafranca, il “sì” al Concordia rappresenta per lui un’ulteriore prova di maturità, come ammette lo stesso Tommaso, neo-diplomato dopo gli esami di Stato:

“E’ un’esperienza che mi stimola. Mi ha fatto piacere ricevere l’interessamento del Concordia, e ringrazio il Quaderni per avermi dato la possibilità di provare la nuova categoria”.

Del Quaderni, sei stato un autentico gioiellino. Come valuti la stagione da poco conclusa?

“Nel complesso bene, in dieci mesi mi sento maturato molto. Però devo ammettere che all’inizio è stato difficile inserirsi, è tutto diverso dalle giovanili”.

Poi invece cos’è scattato?

“Piano piano ho capito come funziona tra gli adulti, serve un’altra mentalità. Coi compagni e grazie ai consigli dell’allenatore sono migliorato, soprattutto psicologicamente”.

Da giovane, sei favorevole alla norma che ne impone l’impiego?

“Sì, perchè permette di esprimersi. Abbiamo due anni per giocarci le nostre carte, se siamo all’altezza proseguiamo, altrimenti si torna indietro. Chi ha voglia si rimbocca le maniche, chi si perde smette, è normale. Solo che non avrei tolto un anno ai 1992, quello no”.

Cos’è importante nel calcio per te?

“Imparare a impegnarsi divertendosi, e a non attaccarsi ai soldi”.

Concludiamo Tommaso. Quali sono le tue prospettive?

“Cerco di vivere alla giornata. La mia speranza è di fare bene anche al Concordia, anche se non sarà facile, visto che sarà tutto nuovo. Poi vedremo, non ho particolari obiettivi, l’importante è giocare bene”.