SECONDA C. Altopolesine fugge, la Scaligera insegue. Real Minerbe di livello, che sorpresa il Cherubine
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 19 Marzo 2025Vibrazioni in alta quota. Fugge l’Altopolesine, la Scaligera di Manfrin non ci sta. S’infiamma la lotta al titolo nel girone C di Seconda. Girone dove il pronostico quasi appare un destino designato: l’Altopolesine doveva essere la squadra da battere? Il campo sentenzia che ancora oggi la formazione rodigina è la battistrada. Solo la Scaligera di Manfrin pare tenerne il passo.
Ha qualità la pattuglia giallorossa. Turrini è uomo d’altra categoria, Castellucci un play per ogni stagione, Bouakou e Faccini i grimaldelli nell’uno contro uno. Se l’Alto fugge, la Scaligera pare aver la gamba per reggere fino alla fine.
Chi sta facendo un figurone è il Real Minerbe. Neopromossa solo per etichetta: era noto come i minerbesi partissero con credenziali di rilievo. Le prime firme non mancano. Da Tieni a Favalli, da Fraccaroli a Andriollo. Una cosa è certa: ai play-off affrontare il Real Minerbe, piazza che sta tornando a ribollire della passione d’un tempo, sarà impresa per tutti.
Infine, nota di merito al Cherubine affidato agli spartiti dell’esperto mister Marini. L’andamento sinusoidale del lotto di partite nel cuore del girone d’andata è un ricordo. I ‘cherubici’, aggettivo dantesco, brillano di luce propria. Solidi in una spina dorsale tutta di profili d’alto borgo in categoria. Dietro troneggia la roccia Gueye Serigne: un inossidabile al pari del giovane Megna e del jolly Dall’Aio. In mezzo il mix di virtù muscolari e creative garantito dalla Modini-De Berti amplia lo spettro del potenziale offensivo impreziosito da un signor attaccante qual è Pesarin. Lui come Nabbagui, nome ancora nascosto nella geografia del pallone veronese ma che è già pronto a far parlare di sè.
L’accesso ai play-off è obiettivo del Real Minerbe, la ciliegina per il Cherubine che sta scoprendo il classico appetito che vien mangiando. Se entrambe parteciperanno ai play-off sarà uno dei temi più interessanti della primavera della Bassa.
Foto: si ringrazia Anna Mantovani
