Riapre la stagione, riparte la rivista digitale. Tornate a seguirla!

Riapre la stagione, riparte la rivista digitale. Tornate a seguirla!

by 9 Settembre 2016

Luci puntate sulla nuova stagione. Ormai manca poco. Ci siamo: è questione di ore. Il campionato è pronto al via. Un nuovo anno di calcio ci aspetta. Saremo in prima linea, con voi, come da una vita vi abbiamo abituato. E’ bello e confortante, voltandosi per un attimo alle spalle, in quasi trent’anni non ci si è mai lasciati. Il matrimonio è di quelli felici: già aver scollinato le nozze d’argento è un traguardo che gonfia l’animo di genuino e candido orgoglio.

Oggi riparte anche la rivista digitale: è pronta, confezionata al meglio delle nostre possibilità. Logico il primo sia un numero atipico: non ci saranno, ad esempio, le top. Impossibile stilarle prima dei giochi. Giusto, e curioso, crediamo, focalizzarci sulle notizie che hanno attraversato l’estate. Perchè se le fatiche di campo per un po’ vanno in vacanza, i pensieri non conoscono ferie. Il calcio rivive nelle chiacchiere, negli incontri, nei colpi di scena estivi. Anche questa non ha fatto eccezione.

Guardate Robi Pienazza, dopo una vita a Valgatara, dove ha vinto come, forse, nessuno mai sarà in grado di fare, si ritrova a condurre un’Aurora Cavalponica che ha fame di calcio e di successi. Oppure, fermatevi un attimo per un plauso alle bandiere. Ne abbiamo scelte due: Daniele Scolari, capitano dell’Illasi, e Claudio Sganzerla, tecnico del Nogara. Storie diverse, stesso amore inossidabile. Per Scolari sono tredici anni all’ombra del castello: chapeau. Sganzerla, invece, spegne la quarantesima candelina in panchina: nessuno come lui vanta un magistero così lungo.

Ma non finisce qui: c’è spazio per il nuovo che avanza. Prendete Buttapietra e Mozzecane: i granata vivono la…Prima volta che non si scorda mai, i rossoblù postumiesi sono la corazzata annunciata della Seconda. Non vi basta? Prendetevi il tempo necessario e scoprite quanto rimane. Ogni mese avremo piacere a raccontarvi i passi salienti di un calcio che cambia, soffre, ma ancora non smette di riempirci il cuore.

Vi aspettiamo come sempre numerosi,

un cordialissimo saluto.

Riccardo Perandini