Peschiera di transizione. Poi, magari, il grande balzo verso l’alto

Peschiera di transizione. Poi, magari, il grande balzo verso l’alto

by 24 Agosto 2011

 Un occhio al presente, l’altro al futuro. Tutto si fonde nel mondo Peschiera. Nuova vita all’orgoglio arilicense. Tutto calcolato, o quasi, pensando al domani. Si vuole correre forte. Non subit. Prima vanno scaldati i muscoli, allenati i pensieri, fissati gli obiettivi. Luca Righetti, allenatore incaricato di dare identità e spirito cavalleresco al Peschiera dimostra di avere le idee molto chiare.

Rigetti, che campionato vi aspetta?

“Di transizione, di lavoro, di sudore, di sacrifici. Partiamo da lontano, per cercare di arrivare dove ci siamo prefissi”.

E dove vorresti arrivare?

“Vorremmo trovarci nella condizione di ambire al grande salto. Ma non adesso, on subito. Penso che questa stagione dovrà essere vissuta come fase di programmazione. Abbiamo mantenuta l’ossatura di base. Non volevamo cambiare molto. E abbiamo ringiovanito”.

Una bella scommessa. Come si può vincere?

“Sono rimaste le persone giuste. Faccio riferimento a Stara, Banterle, Gallizioli, Magagnotti. E al loro fianco sono stati messi ragazzi interessanti. Si può crescere anche così. Anzi, si deve crescere così. Le giovanili leve sono il futuro. Vanno stimolate. E a Peschiera non gli metteremo certo fretta”.

Convinti che possa pagare questa scelta?

“Crediamo sia la più giusta. Per il Peschiera che investe sul vivaio e per questi ragazzi che devono dimostraci tutto il loro valore”.

E dunque come andrà a finire quest’anno?

“Puntiamo ad una salvezza senza patemi. Ci mettiamo tranquilli. E poi vediamo quello che succede l’anno prossimo”.