Parona, è la voglia di trasformare la delusione in gioia a fare la differenza. Portoghese: “Riprendiamoci la Prima”

Parona, è la voglia di trasformare la delusione in gioia a fare la differenza. Portoghese: “Riprendiamoci la Prima”

by 10 Aprile 2015

Dalla delusione alla gioia, trecentosessantacinque giorni dopo, forse qualcosa meno. Il Parona ci crede: la voglia di capovolgere le emozioni e gli esiti a distanza di un anno è forte, fortissima. Guardi gli occhi degli uomini di Marai e la cogli subito. La vedi nei loro occhi, la intuisci nei loro discorsi. A Parona il malumore di una vittoria mutilata sul più bello ha rovinato un anno aureo e l’inizio di un’estate che s’annunciava di festa. Già quest’anno Begnoni e compagni avrebbero dovuto essere in Prima.

La meritavano, non l’hanno avuta. Il motivo ancora potrebbe suscitare qualche veleno, ma non è il momento di tornare su vecchi discorsi. Il Parona, ai mugugni, ha preferito l’essenza dei fatti. La concretezza, la matematica che, quando serve per contare i punti in una classifica, la capiscono tutti. Il Parona è in testa, s’è ripresa quanto non aveva avuto solo un anno fa. Ora il campionato è solo nelle sue mani.

“Quella rabbia dello scorso anno ha fatto la differenza – commenta Gianmarco Portoghese, uno degli elementi di spicco della truppa – siamo partiti con l’intento di riprenderci quanto ci avevano tolto. Domenica dopo domenica i risultati venivano, il campo di dava ragione. Valiamo la Prima e vogliamo meritarcela sul campo”.

A quattro giornate dalla fine sette punti di vantaggio sono un gran bel bottino. Bastano pochi passi per gridare vittoria.

“Vero, ma bisogna farli – conclude Portoghese – tutti vogliamo questo primato, io, mio padre, che è presidente, e mio fratello che gioca anche lui nel Parona, in modo particolare. In famiglia la viviamo serenamente, ma sarebbe bello regalare a nostro padre questa gioia. Se la merita, come la merita tutta la Parona nel pallone. Riprendiamoci la Prima, quest’anno deve finire come vogliamo noi”.