Nogara, la cura Sganzerla funziona. Il tecnico: “Questione di testa”

Nogara, la cura Sganzerla funziona. Il tecnico: “Questione di testa”

by 23 Ottobre 2015

Nogara in rianimazione. Sei punti in due gare, dopo cinque turni a secco, sono un messaggio chiaro: la squadra è viva. La cura Sganzerla funziona. Il doppio successo ha ridato morale e vigore ad una truppa che iniziava a dar segni di cedimento ad ogni piccolo errore. Questione psicologica. Il Nogara, partito male, rischiava di essere assorbito nel vortice della negatività. Come se la legge di Murphy aggravasse sempre ogni piccolo sbaglio.

“Ho trovato una squadra ben preparata – commenta Sganzerla – per cui devo fare i complimenti a chi mi ha preceduto. I ragazzi hanno qualche scoria a livello psicologico da smaltire. Sembra che quando qualcosa va storto debba crollarci addosso tutto. Al primo errore ci spegniamo. Non deve essere così. E’ successo domenica, col Cadidavid. Avanti due a zero ci hanno rimontato entro la fine del primo tempo. Nello spogliatoio c’era troppa paura di perdere. La svolta è stata lì, in quei quindici minuti”.

Ribaltare un destino nero  voluto dai pronostici. Il compito del Nogara è scritto lì. Sganzerla dovrà dare credibilità ad una filosofia di gioco che si vuole innanzitutto produttiva. Servono punti, nonostante sia nemmeno novembre. Certezze sulle quali costruire un’intera annata.

“Qui si lavora bene – conclude – la società è ottima e non mette pressioni. Serve una svolta a livello mentale come successo con il Cadidavid. I momenti negativi vanno gestiti, anche nel corso di una singola partita. Impariamo a farlo in fretta, riusciremo quanto prima ad esprimere le nostre qualità”.