LA SOCIETA’/ Santo Stefano, dove il buonsenso fa rima con crescita

LA SOCIETA’/ Santo Stefano, dove il buonsenso fa rima con crescita

by 19 Ottobre 2012

A tu per tu con il Santo Stefano di Zimella. Frazione minuscola, dispersa tra le campagne del basso est veronese, agli estremi confini della nostra provincia. Capace però di stupire, di crescere, di regalarsi soddisfazioni senza mai fare il passo più lungo della gamba. Il profumo dei fasti dell’era Serato, periodo aureo, costellato di successi, passeggia ancora tra le vie del paese. Quest’anno però, il vento del cambiamento ha stravolto gli equilibri del Santo Stefano che fu, aprendo le porte ad un ciclo nuovo, ricco di idee e di valori da scoprire. Fattori in panchina, rosa rifondata, un ambiente corroborato, da plasmare con certosina pazienza.

Mezzora per capire, analizzare, riconoscere i meriti di uno dei sodalizi più in forma della Prima Categoria. La parola va al duo di direttori sportivi dei biancazzurri, Roberto Lunardi e Alberto Renaldin, i quali fotografano così il momento della loro squadra:

Lunardi:“ Nel complesso il giudizio è positivo. La gestione delle attività da parte della società è ottimale, c’è un ottimo rapporto tra tutti i componenti e la collaborazione è la nostra forza. La partenza è buona, dobbiamo continuare così ”.

Renaldin: “ Calcisticamente parlando si vede già l’impronta del mister: la squadra gioca, va in campo con le idee chiare ed è questo che volevamo. Serve continuità, ma la fiducia è massima ”.

Il rinnovamento, a Santo Stefano, è stato profondo. Da dove parte la scelta di un cambiamento così radicale?

Renaldin: “ Con Serato si era chiuso un ciclo, e una volta chiuso un ciclo si cambiano anche gli interpreti. Questo, in estrema sintesi, è il motivo della scelta di cambiare ”.

Lunardi: “ Esatto, poi abbiamo scelto l’allenatore, e con lui abbiamo iniziato ad allestire la rosa, cercando di assecondare le sue richieste. Devo dire che il confronto è stato positivo, e i ragazzi arrivati si stanno comportando bene ”.

Con che logica è stata costruita la squadra?

Renaldin: “ Il mister chiedeva giocatori in grado di giocare con il 4-3-3, o in linea di massima con un 4-4-2 abbastanza offensivo. Abbiamo scelto giocatori capaci di garantire un certo tipo di prestazione dal punto di vista atletico, ma anche bravi tatticamente, visto che il 4-3-3 richiede un notevole dispendio di forze ”.

Lunardi: “ Chiaramente poi abbiamo unito all’esperienza dei veterani, e di alcuni giocatori datati arrivati in estate, la freschezza di alcuni giovani del vivaio o di paesi limitrofi, e l’assemblamento procede molto bene”.

Diamo un giudizio sulle prime uscite: che campionato sarà?

Lunardi: “ Molto equilibrato, forse l’Illasi ha qualcosa in più di tutte, ma vincere è difficile con qualsiasi squadra. Il livello è buono, e anche una corazzata come l’Hellas Monteforte dovrà sudare per stare in alto ”.

Renaldin: “ Il girone è tosto ma lo sapevamo, anche il Tezze ha un’ottima squadra e per ora è difficile intuire chi potrà stare là davanti a lungo. Noi cercheremo di essere la sorpresa, le qualità le abbiamo, dobbiamo solo tirarle fuori ”.

Concludiamo: a rinnovamento compiuto, dopo due mesi una prima valutazione è stata fatta. Per che obiettivi giocherà il Santo Stefano?

Renaldin-Lunardi: “ La salvezza prima di tutto, su questo non ci sono dubbi. Poi se dovesse arrivare qualcosa in più, tanto meglio, ma non ci sono assilli. Intanto conquistiamo la permanenza in categoria, per il resto ne riparleremo più avanti ”.

Riccardo Perandini