Il Legnago imbriglia la Virtus, ma a chiudere i giochi ci pensa Mensah: finisce 1-0

Il Legnago imbriglia la Virtus, ma a chiudere i giochi ci pensa Mensah: finisce 1-0

by 18 Marzo 2013

Ci voleva la zampata, e zampata è stata. Minuto 49′: Mensah sfrutta una disattenzione difensiva ed entra in area. La posizione è leggermente defilata, Pancera chiude lo specchio ma l’avanti virtussino batte a rete. La palla carambola beffarda sul corpo di Pancera, che ne devia la traiettoria ma non basta: è goal. E’ il lampo che decide la partita. L’acuto di Mensah infatti, è, a conti fatti, uno dei pochissimi sussulti di un derby combattuto, giocato colpo su colpo, ma senza spunti degni di nota. Uno dei pochi spiragli di luce nel grigiore di un derby acceso sul piano dell’agonismo, ma assolutamente avaro di emozioni. Al triplice fischio, festeggiano i padroni di casa. Un’esultanza legittima, figlia di una vittoria costruita con buonsenso, cuore, capacità di gestione del risultato. Un pugno di mosche invece, rimane al Legnago, che ha lottato, creato, spinto come ha potuto, senza però mai essere pericoloso.

Ma veniamo alla cronaca. Il primo tempo è un continuo testa a testa, giocato prevalentemente sulla mediana. Le due coppie di registi manovrano con sapienza la palla, ma non ci sono spazi. Il tempo passa e non si vede un tiro in porta. L’unico brivido lo regala un’uscita avventata di Pancera, che manca il pallone, ma l’azione sfuma in un nulla di fatto.

La ripresa, invece, parte con ben altro ritmo. Al 4′ la Virtus passa. Il Legnago accusa il colpo, ma al 17′ ha l’occasionissima per pareggiare i conti: la Virtus pasticcia dietro e Correzzola vola tutto solo davanti a De Martino. Sembra fatta, la conclusione del bomber padovano è diretta agli incroci ma il numero uno virtussino compie un autentica prodezza: colpo di reni da posizione ravvicinata e palla che si stampa sulla traversa. Sulla respinta Fornasier spazza, e la Virtus sospira. Al 21′ il “Gava” esplode: Mensah tira a botta sicura a Pancera battuto, Cadorin si oppone nettamente con il braccio. Sembrano esserci tutti gli estremi per il rigore, ma l’arbitro, probabilmente considerando la distanza ravvicinata, non ravvisa l’irregolarità. In campo si scatena un parapiglia, ma in pochi istanti si riprendono le ostilità. Nella seconda metà della frazione di gioco il Legnago avanza il baricentro, schiacciando la Virtus. La palla buona per il pari giunge al 27′: Zerbato ha un’occasionissima, ma spara abbondantemente a lato. L’ultimo quarto d’ora è giocato sul filo della tensione, ma il Legnago non ha la lucidità per impensierire la rocciosa retroguardia rossoblù. Non succede più nulla, per De Martino c’è solo ordinaria amministrazione e il risultato non cambia più: finisce 1-0.