FOCUS SECONDA. Per il primato vige il pieno rispetto dei pronostici. E’ il Borgo San Pancrazio l’unica sorpresa?
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 11 Novembre 2022Totale coerenza coi pronostici. Chi era atteso ai vertici, comanda o insegue da stretto tallonatore. Non regala grandi sorprese la Seconda Categoria, al netto di otto giornate giocate.
Primeggia chi ha i curriculum di calibro: Calmasino, Alpo Lepanto, Venera. Calmasino e Venera hanno profili di categoria superiore, l’Alpo raccoglie i frutti del sapiente lavoro portato avanti da dirigenza e staff tecnico nello scorso anno. Una sorpresa? Non si direbbe. L’unica vera sorpresa è il Borgo San Pancrazio, capolista nel girone D dove il nome più atteso era il San Giovanni Ilarione di mister Dalle Ave e bomber Turozzi, due lussi per la categoria.
Il Borgo di Bortolato è una neopromossa che ha mantenuto praticamente in toto la rosa della Terza Categoria. Mossa più che ragionata, a giudicare dai risultati: venti punti, sei vittorie e due pareggi, intonsa la casella delle sconfitte. Un avvio roseo. Trasformare l’etichetta di sorpresa in quella di reale concorrente del San Giovanni non sarà impresa semplice: al netto del valore assoluto degli ilarionesi, il girone annovera più di una formazione di spessore.
La Provese, per quanto attardata, ha nomi d’alto calibro. Colognola e Nuova Cometa, pur figlie da opposti percorsi di costruzione (percorso in continuità per i colligiani, rosa completamente nuova per i blucerchiati), sono due formazioni giovanissime partite con buon ritmo, al pari della Sambonifacese traghettata da Malgarise ed oggi di Corrado Brizzi. Sorprendente anche la Scaligera di Albertini, tecnico richiamato dopo l’anno di San Massimo.
Nel girone B le più accreditate inseguitrici dell’Alpo sono Avesa e Olimpia Verona, con la palma di sorpresa che va, di diritto, all’ascendente Cadore di mister Antonio Como. Nel C Zevio in primis, Villa Bartolomea e Boys Buttapedra hanno struttura e profondità di rosa per sovvertire il percorso del Venera di bomber Guerra.
Intricatissima la matassa del girone A, probabilmente il più equilibrato, dove dal Calmasino capolista al Rivoli ottavo, nello spazio di soli cinque punti, lottano formazioni che tendono ad equivalersi. Di fatto, non c’è una vera ammazzacampionato. Fattore che renderà ancora più interessante l’analisi di uno dei gironi storicamente più complessi e qualitativi della Seconda.