Di Paola, le mani sulla salvezza: “Abbraccio forte i miei ragazzi”

Di Paola, le mani sulla salvezza: “Abbraccio forte i miei ragazzi”

by 22 Aprile 2016

Alla fine è festa grande. Lonigo esulta: la salvezza è una certezza matematica. Ma che tirata, ragazzi. Di Paola ha avuto il suo bel daffare per istruire i suoi ad un compito che, via via, si è fatto sempre più arduo, forse anche iin misura maggiore rispetto alle aspettative.

Sulla necessità di soffrire non c’erano dubbi: gavetta doveva essere, gavetta è stata. Tosta, mai semplice. Un gran bel banco di prova per i leoniceni, una delle squadre più giovani del campionato. Il focus estivo era chiaro: valorizzare il prodotto interno. Ad ogni costo, perchè quella è la via maestra. Impervia, sì. Ma indispensabile per consolidare la spina dorsale di un gruppo che da stuolo di promesse presto diventerà una delle formazioni più toste da affrontare in categoria.

“La salvezza è meritata – è il giudizio del tecnico Di Paola – ciò che mi resterà dentro è l’aver visto crescere i ragazzi, tanti dei quali alla prima esperienza in categoria. Non era facile. Calcisticamente qui si vive una dimensione ideale. C’è cultura del lavoro, impegno assoluto. Non potevo chiedere di meglio. Logico che, lavorando coi giovani, si paga lo scotto dell’inesperienza. Piano piano siamo maturati anche noi”.

Un campionato dai verdetti fedeli a quanto visto sul campo, il girone B di Prima. Di Paola esprime così il suo pensiero.

“Il San Giovanni ha vinto perchè è la migliore interprete della categoria – conclude – sa pungere senza esporsi, senza mai mostrare troppo il fianco. Una squadra di carattere e di mestiere, cui faccio i miei complimenti. Per i play-off vedo il Valdalpone favorito: arriva lanciato nei risultati. L’Albaronco è una corazzata, è sempre temibile. E’ in calo, ha bisogno di un risultato di spessore per riprendersi. La miglior squadra vista è l’Audace: soprattutto all’andata, vederla era un piacere. Praticavano un possesso efficace, ordinato, forse un po’ scolastico e ossessivo, ma belle come lei non ne ho viste. La delusione il SanguinettoVenera, purtroppo: con la rosa che ha, doveva fare tutto un altro campionato”.

Infine, la dedica al … suo bomber.

“Dedico questa salvezza e la mia gioia ad Alessandro Borgatti, figlio della mia compagna Barbara. A maggio farà i nuovi esami strumentali per capire se finalmente, dopo un anno di stop forzato, potrà tornare a giocare a pallone. Glielo auguro con tutto il cuore”.