Chievo-Top 22, finisce 4-0 tra gli applausi. Raggiante il selezionatore Cherobin: “Prova di grande spessore”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 13 Luglio 2017A testa alta. Finisce 4-0 ma son più le luci che le ombre. E’ un epilogo tra i sorrisi, quello che fa calare il sipario sulla consueta amichevole estiva tra il Chievo Verona e la Top 22 di Calcio Dilettante. Partita vera, quella andata in scena sul bel manto erboso di Brentonico. Vivace, godibile. Chievo in palla, specie nella prima frazione. Top 22 ordinata, mordace, ligia ai compiti difensivi ma altrettanto pronta nella proposta offensiva una volta conquistata palla.
Sarà pur calcio di luglio ma emerge un Chievo dai due volti, questo va detto. Manovriero e ispirato nella prima frazione, farraginoso e prevedibile nella seconda metà. Maran ha un quaderno zeppo così d’appunti e di intuizioni da condividere coi suoi. La differenza tra le due formazioni è netta: più un difetto che un pregio. Vero che cambiano gli uomini ma la gestione della palla è sembrata ben diversa.
Discorso diverso per una Top 22 che, ringiovanita nei ranghi, ha disputato uno dei migliori incontri degli ultimi anni. E’ raggiante il selezionatore Sandro Cherobin al triplice fischio.
“Faccio un doveroso applauso ai miei – spiega – hanno dato tutto. Mi è piaciuto l’atteggiamento: mordace ma non aggressivo. Ci siamo battuti col cuore ma lealmente, penso che per il Chievo sia stato un buon test. Chi mi ha sorpreso? Del Chievo Gaudino, gran mediano metodista. E poi Pellissier: passano gli anni ed è sempre meglio. Non è un caso se a una certa età gioca ancora a certi livelli. Per la Top mi tengo stretti i due portieroni, Da Vià e Gobbetti, e menziono Artuso, Aldrighetti e il giovane Dolci, che è un 2000 e ha giocato con grande personalità. Usciamo a testa altissima: era il nostro obiettivo e direi che l’abbiamo raggiunto. Bellissimo non prendere gol nel secondo tempo”