Casaleone, il ruggito dei “Leoni” spaventa la capolista. Il tecnico Sacchetto lancia un monito: “Noi appagati? Non credo proprio. Play-off vicini? Accarezziamoli, non si sa mai”

Casaleone, il ruggito dei “Leoni” spaventa la capolista. Il tecnico Sacchetto lancia un monito: “Noi appagati? Non credo proprio. Play-off vicini? Accarezziamoli, non si sa mai”

by 12 Febbraio 2015

I panni del sergente. Rigido, esigente, inflessibile. Stefano Sacchetto avvisa le avversarie: “Noi appagati? Non credo proprio. Venite a vederci la domenica, poi giudicate se il Casaleone ha tirato i remi in barca”. Il ruggito dei “Leoni della Bassa” ha spaventato anche la capolista, rispedita a casa con tre scoppole sul groppone e il sacco vuoto di punti. Il Casaleone è in crescita lenta ma costante, va seguito con attenzione.

Sornione, potrebbe scoccare il dardo quando nessuno se l’aspetta. Come un paziente arciere che sa, in cuor suo, quando arriva l’occasione giusta per cogliere l’attimo fuggente.

“Con il Grezzana abbiamo giocato, se non la migliore, almeno una delle più belle partite della stagione – racconta il tecnico Sacchetto – loro quando prendono palla fanno paura, specialmente davanti. Siamo stati bravi ad accorciare, chiudendo gli spazi e impedendo loro di sviluppare la manovra e le loro classiche folate offensive, che normalmente imbastiscono coi giocatori di maggior classe. Abbiamo giocato col cervello per tutti i novanta minuti: un atteggiamento che ci ha premiato”.

Il Casaleone, pur non definitivamente, sembra essersi scollato alla distanza da quel limbo del centro classifica in cui sembrava abbonato, appollaiato com’era da tempo senza salite nè discese. Sacchetto ha toccato le corde giuste, ricaricando le pile della truppa durante la sosta e cominciando, senza farsi troppo notare, il 2015 come meglio non poteva, e senza fare ricorso ad alcuna operazione di mercato.

“Questo gruppo ha un’anima e un’identità precisa – conclude – sbaglia chi pensa che, classifica alla mano, potremmo pure rilassarci. Questo non è il nostro spirito. L’appetito vien mangiando, lo sapete. Ai play-off al momento non pensiamo, ma se i primi cinque posti rimanessero così vicini anche tra un mese io un pensiero ce lo farei. Intanto accarezziamola, questa zona play-off, non si sa mai”.