Capolista, il resto sono chiacchiere. Il San Giovanni Lupatoto vola, sospinto in cielo dalla verve dei giovani promossi dal vivaio. Se l’obiettivo stagionale era rigenerare entusiasmo nell’ambiente, la truppa di Tiziano Salvagno è andata addirittura oltre le aspettative. Primo posto, miglior attacco, nessuna sconfitta. I numeri parlano chiaro, e finalmente cavalcano l’onda di un’ambizione sana, sincera, idonea ad una piazza come quella lupatotina. Domenica, al “Battistoni” arriva il Borgoprimomaggio: sfida di vertice, primo crocevia della stagione verso un titolo mai come ora abbordabile. I “Lupi” arriveranno incerottati, ma Salvagno, analizzando il momento dei suoi, trasmette fiducia:
“ Questa settimana non ho caricato la squadra né di lavoro né di responsabilità. In gare come queste gli stimoli si trovano da soli, e io ho piena fiducia in questi ragazzi. Scenderemo in campo per vincere, sarà importante ma non fondamentale: per noi sarà una partita come le altre”.
Come valuta il bruciante avvio della sua squadra?
“ La classifica, senza peccare di presunzione, è la perfetta fotografia della qualità di questa rosa. I nomi non mancano, ci sono i reduci dell’anno scorso che hanno una gran voglia di rifarsi e i giovani promossi dal vivaio che stanno facendo un campionato sopra le righe. Il primato è meritato, questo lo sottolineo”.
Chi la sta sorprendendo maggiormente?
“ Di solito non faccio nomi, ma per questa volta faccio un’eccezione: dico Marcolini, è un ’93 che gioca in mezzo al campo. Ha tecnica, cuore, senso della posizione, veramente eccezionale. Spero continui così ”.
Zone nobili della classifica: chi vede in lizza con voi?
“ Le prime quattro hanno qualcosa in più rispetto alle altre, il primato sarà discorso tra noi, Pozzo, Colognola e Borgoprimomaggio, non credo ci saranno sorprese”.
Nessuna sorpresa?
“ Difficile, però se devo dirne una, dico Montebello”.
Concludiamo, mister. Sangio, obiettivo promozione?
“ Sì ormai non ci nascondiamo: vogliamo almeno i play-off. Ma ora siamo davanti a tutti, e sarà dura tagliarci fuori, nei ragazzi vedo la giusta ambizione, ed è giusto che sia così “.
Riccardo Perandini