Bello e possibile: Arbizzano campione. E’ di nuovo Prima Categoria

Bello e possibile: Arbizzano campione. E’ di nuovo Prima Categoria

by 12 Aprile 2016

Bello e possibile. L’Arbizzano campione trionfa col frac addosso. E’ l’ora di sciogliersi, di gridare al cielo la propria gioia. Durante la festa, il nodo alla cravatta, magari sarà sceso. Ma non importa: giusto così. Anche i nobili hanno diritto alla goliardia.

E’ stato un anno aureo, dove ha trionfato un Arbizzano composto, elegante, quadrato, bravo a ricercare il risultato tramite l’applicazione di poche, ma praticabili idee ed un gioco arioso, sbarazzino, anche in un contesto, la Seconda Categoria, dove il rischio di sporcare i panni è altissimo. Pericolo che l’Arbizzano di Castellani non ha praticamente mai corso.

Il tecnico ha plasmato la sua creatura insegnandole il verbo della sua esperienza. Pochi proclami, poca teoria, tanta pratica. Castellani ha dato all’Arbizzano un’identità chiara, costruita su certezze mai scardinate. Il suo merito è quello di aver educato la truppa ad esprimersi: l’ha scoperta, conosciuta, tastandole il polso. Intuite le potenzialità, le ha allenate, comprendendo come farle uscire dai suoi ragazzi.

Si è visto un Arbizzano ordinato, capace di lavorare la palla, di imbastire una manovra con pazienza e precisione. La vittoria è legittima e inequivocabile: nessuno può dire sia mai stata messa realmente in dubbio.

Bravo nel possesso, pulito nelle chiusure, corto tra i reparti, puntuale ad aggredire ed umile nel difendersi, quando il momento lo imponeva. Ha vinto un Arbizzano intelligente, operaio, forte dei propri mezzi ma mai pago, mai presuntuoso. E’ un successo che non fa una grinza. Il ritorno in Prima Categoria dopo un anno di Purgatorio è il premio che fa collimare sforzi e meriti. Non resta altro da dire, se non: complimenti, Arbizzano.