Virtus, cambiano i fattori, non il prodotto. Capitan Veronesi sorride: “Abbiamo ritrovato l’alchimia dell’anno scorso. E con un Vesentini così…”

Virtus, cambiano i fattori, non il prodotto. Capitan Veronesi sorride: “Abbiamo ritrovato l’alchimia dell’anno scorso. E con un Vesentini così…”

by 11 Novembre 2014

Promossa senza debiti. Mostra ancora il sorriso, la giovanissima Virtus di Michele Cherobin. La pagella è di nuovo ottima, anche nell’anno in cui tutti s’aspettavano un fisiologico calo. Invece, l’alchimia che ha reso grandi Vesentini e compagni lo scorso anno s’è ripresentata dalle parti del “Gavagnin”. Un po’ in ritardo, forse. Ma ci voleva tempo per riassemblare di nuovo una rosa alquanto ringiovanita. Ancor più imberbe, la Virtus ha dimostrato di saper contare su un’identità pronta per tutti coloro che arrivano in rossoblù. Il vestito, insomma, è già pronto: basta saperlo portare.

“Non siamo partiti in quarta, vittoria di Caldiero a parte, perchè siamo giovanissimi e in molti dovevano capire cos’è la Promozione – commenta capitan Stefano Veronesi – però la voglia di provare a stupire è rimasta la stessa. Trovato lo spiraglio, una volta capito che anche quest’anno avremmo potuto divertirci, ci siamo rimessi a giocare come l’anno scorso. Siamo ancora un osso molto duro”.

Tanti i nomi nuovi che la Virtus presenta quest’anno. Veronesi, da buon capitano, non lesina complimenti ai migliori.

“Applaudo tutti – spiega – ma faccio una menzione particolare per Mattia Fracasso, ragazzo del 1996, per come sta giocando. Dicono che mi somigli, anche questo sarà un punto a suo favore! E poi cito Vesentini: pazzesco. Quest’anno sta facendo davvero benissimo, merita altre categorie”.

Sull’obiettivo Veronesi non si pronuncia. Ma è scontato: la Virtus proverà a stupire ancora, correndo sempre più forte degli avversari. Il suo pensiero, più che al campo, va all’amico Gilbert Cadete, appiedato da un brutto infortunio.

“Faccio un in bocca al lupo a Gilbert, il nostro lampo nero, perchè si riprenda al più presto. Lo aspettiamo tutti al campo a braccia aperte”.