Virtus, non sei più una sorpresa. Poletto: “I numeri ci danno ragione, ma noi voliamo basso”

Virtus, non sei più una sorpresa. Poletto: “I numeri ci danno ragione, ma noi voliamo basso”

by 6 Novembre 2013

Da sorpresa a concreta realtà. Forse una piccola favola. Vola la Virtus Vecomp di Fresco, vola anche la Polisportiva Virtus di Cherobin. Se l’inizio poteva essere fortunato, adesso non si può attribuire il primato alla cabala. Non si vince mai per caso. Nemmeno si resta in alto per così tanto tempo con il solo aiuto della sorte propizia. Ormai sono passate nove giornate. E la Virtus è ancora là, sorprendente, in testa con lo Zevio, davanti a tutti. Con lo sguardo irriverente dei propri giovani moschettieri, capaci, sinora, di infilzare chiunque senza timori reverenziali. Alla faccia di chi spende capitali, la Virtus mostra i muscoli da più di due mesi. Con una rosa giovanissima, con le spese ridotte al minimo indispensabile e un unico obiettivo: provare a volare. Perché, almeno nel calcio, sognare si può.

“E’ un gran periodo – commenta Daniele Poletto, roccioso perno difensivo dell’undici virtussino – da nove giornate siamo al comando della classifica e stiamo maturando sempre più convinzione nei nostri mezzi. Non possiamo sapere dove arriveremo, la speranza è quella di allungare questa striscia positiva il più possibile”.

Virtus capolista assieme allo Zevio. Due autentiche sorprese al comando della classifica.

“ Siamo due belle squadre, offriamo un bel gioco, ben organizzate sia in campo sia a livello societario. Lo Zevio è un gruppo già consolidato, più una conferma che una sorpresa. Noi un gruppo quasi completamente nuovo, abbiamo trovato un giusto equilibrio fin dalle prime partite e questo ci ha permesso di essere dove siamo” .

Da sorpresa a realtà. La Virtus ha trovato il giusto feeling con l’alta quota, potreste recitare il ruolo dell’outsider fino alla fine, guardando i numeri.

“ I numeri dicono questo. Sarebbe un sogno rimanere a questi livelli per tutto il campionato, ma è chiaramente difficile. Però, come dice il mio amico e compagno Gilbert Cadete: “sognare si può”. Il nostro obiettivo comunque è e rimane la salvezza tranquilla, raggiunta quella vedremo cosa possiamo fare”.

Pur giovanissima, la Virtus si mostra di pari livello anche delle contendenti più attrezzate. Qual è il vostro punto di forza?

“ Sicuramente il gruppo, siamo uniti sia dentro che fuori dal campo. Sembra la classica frase fatta ma è davvero così. C’è grande affiatamento e voglia di far bene. La spensieratezza di questa giovane età ed i risultati positivi ci hanno dato fiducia e consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti se siamo concentrati”.

Un giocatore da citare?

“Li cito tutti, il livello è alto, siamo una squadra intercambiabile dove non ci sono giocatori più o meno importanti di altri. A partire da Vesentini, il nostro terminale d’attacco che sta facendo molto bene (già 7 goal fatti), la grinta di Nuccio appena rientrato dall’infortunio, i funamboli Rossetto e Cadete che oltre a segnare nel momento del bisogno si sacrificano anche a livello difensivo, la fantasia di Romano e Ciccone, Eliseo Dal Corso un esempio per tutti, tranquillità assoluta, li in mezzo assieme a Veronesi sono il fulcro del nostro gioco, non da meno Zardini e Brocco (classe 96) che si fanno sempre trovare pronti quando vengono chiamati in causa; come non citare i miei compagni di reparto, reparto giovane ma stiamo facendo molto bene, da De Boni e Pigozzo alle frecce sulle fasce Luciani, Lipizer, Dassiè e Conca, non dimenticando le sicurezze che abbiamo alle nostre spalle come Chiamenti e Pennacchioni. Stiamo recuperando anche Begali e Bragastini che daranno un forte contributo non appena ristabiliti dai rispettivi infortuni. Chiamo in causa anche Poli e Zenatti, juniores che si aggregano spesso al gruppo. Questo per sottolineare quanto tutti siamo indispensabili”.

Un commento su mister Cherobin.

“Il mister si è messo in gioco scommettendo su questo giovane gruppo. E’ molto preparato, ha gestito bene la rosa, sia in campo sia a livello umano, fin dall’inizio dando a tutti la stessa importanza, dal primo all’ultimo. Affiancato ed aiutato da un “team” che ci segue e ci sostiene durante la settimana e la domenica”.

Passiamo sul personale. Sali, con un doppio salto, di due categorie, regalando positive conferme a chi ha creduto in te. Com’è nato il tuo rapporto con la Virtus e come ti stai trovando?

“Prima di tutto volevo ringraziare il D.S. del Borgoprimomaggio Enrico Sgreva, il quale l’anno scorso mi ha permesso di sostenere visite più approfondite per permettere il mio ritorno sui campi di gioco e mi ha dato la possibilità di giocare nel suo Borgoprimomaggio. A luglio di quest’anno c’è stato l’incontro con Adriano Zuppini e mister Cherobin, mi hanno illustrato il progetto ed ho accettato. Decisivi sono stati anche Vesentini e Rossetto che mi tempestavano di messaggi per convincermi di scegliere la Virtus. Sono entrato subito nel gruppo, mi sto trovando bene e sono contento di dare conferme a chi ha creduto in me dandomi fiducia fin dall’inizio pur arrivando da una seconda categoria”.

Uno sguardo al campionato: la favorita?

“ Le corazzate Oppeano, Caldiero e Benaco hanno a mio parere qualcosa in più rispetto alle altre. Stanno facendo bene nonostante qualche battuta d’arresto, ma sono squadre attrezzate e con esperienza”.

La possibile sorpresa?

“Piacevole sorpresa direi il Concordia del mio ex allenatore ai tempi del San Zeno Marzio Menegotti, risollevato dopo un inizio un po’ titubante, al quale auguro di continuare così”.

Concludiamo: dove può arrivare questa Virtus capolista?

“ “Memento Audere Semper” è la frase che ha sulla fascetta il nostro capitano Stefano Veronesi. Noi osiamo, ma con i piedi ben saldi a terra, concentrati sul nostro obiettivo primario che ripeto è la salvezza. Parlerà il campo, noi pensiamo a giocare”.

Riccardo Perandini