Virtus e Zevio in testa. Assieme, come tre anni fa. Un caso o un’abitudine che si ripete?

Virtus e Zevio in testa. Assieme, come tre anni fa. Un caso o un’abitudine che si ripete?

by 5 Novembre 2013

Virtus e Zevio in testa alla Promozione. Sopra le corazzate, oltre i grandi nomi. Sorpresa tra le sorprese. Doppia sorpresa, anzi. Nessuno se l’aspettava. Invece la classifica ora parla chiaro. Là davanti ci sono loro: la Virtus di Cherobin e lo Zevio di Sacchetti.

Due squadre diverse, sul trono a braccetto. La Virtus giovane a tutti i costi, come impone la politica societaria. Lo Zevio più esperto, con qualche nome di grido, e una garanzia in panchina: Gigi Sacchetti. Il copione sembra quello di tre anni fa. Campionato di Prima Categoria: lo Zevio vuole e deve vincere, la Virtus corre, sognando il colpaccio. Lo scontro fu impari, e finì in pareggio. Il campionato si concluse con entrambe le contendenti allo stesso posto, il primo, là dove erano state per tutta l’annata.

Ci volle lo spareggio per decretare la vincente. Vinse lo Zevio. La doppietta di Mileto è ancora scritta nella storia e nelle menti dei bianconeri. Andrea quel giorno divenne l’eroe di Caldiero, il campo sul quale si giocò la disfida.

Oggi Mileto non c’è più, anche se tornerà presto, dopo l’Erasmus. Non ci sono più tanti interpreti di quella lotta appassionante. Sulla panca dello Zevio c’è ancora Sacchetti. Il Gigi non si dichiara mai, eppure quest’anno può pensare in grande. Non si vince mai per caso. La storia tra Virtus e Zevio sembra avere lo stesso intreccio: lotta impari, fino alla fine.

I presupposti ci sono, la continuità pure. La Virtus può peccare di gioventù, ma Cherobin ha trasformato un’utilitaria in una Formula Uno. Lo Zevio ha dalla sua nomi di un certo calibro. La qualità c’è, eccome. Servirà acclimatarsi nell’alta classifica, com’è ovvio.

La prima sfida ha emesso un verdetto nettissimo: 4-1 per lo Zevio, per giunta in trasferta, nella tana dei virtussini, al “Gavagnin-Nocini”. Uno schiaffo, per la Virtus. Che però s’è rialzata subito, espugnando Belfiore. E allora eccole lì, le mine vaganti.

Prime, a 23 punti, a più 4 sulla Belfiorese, la più diretta contendente. La storia si ripete: sicuri che sia solo un caso?