Villafranca, parola d’ordine: fiducia. Mister Soave trae le prime positive conclusioni dopo un mese di lavoro

Villafranca, parola d’ordine: fiducia. Mister Soave trae le prime positive conclusioni dopo un mese di lavoro

by 21 Agosto 2014

Parola d’ordine: fiducia. Ci crede, il Villafranca di Cristian Soave. Crede nei propri mezzi, nella propria filosofia. Crede nel miracolo salvezza, da ottenere nel girone, a detta del tecnico Soave, più difficile d’Italia. Sì, perchè con la LegaPro unica la Serie D diventa campionato duro, tostissimo. Il livello qualitativo s’innalzerà notevolmente: di dilettantistico, vien da dire, resterà solo il nome.

Il Villafranca è nel pieno della sua preparazione precampionato. L’estate è trascorsa tranquilla, veloce, senza intoppi. Merito della società, che, con il diesse Cannoletta in primis, ha permesso di lavorare al meglio, senza far mai mancare nulla. Un dato di suo è confortante: lo zero alla voce infortuni. Segno che lo staff ha lavorato a dovere. Qualche acciacco c’è, certo. Ma è fisiologico: fa parte del periodo e del mestiere. Bene anche le amichevoli: Soave ha tratto indicazioni importanti da tutti. Il Villa c’è, la qualità non manca, le gambe girano. Pian piano gioco e condizione arriveranno, ma il tempo è galantuomo. Il primo mese è positivo: mister Soave lo analizza così.

“Sono soddisfatto – spiega Soave – il primo mese è filato liscio. Abbiamo lavorato molto e bene, i ragazzi rispondono, il gruppo si sta amalgamando bene. Importante l’assenza di infortuni, c’è qualche acciaccato ma nulla di lungo o di grave: dolori che passano in fretta. Sarà dura, ma ci stiamo preparando bene”.

La salvezza per il Villa equivarrà ad uno scudetto. Soave lo ammette senza mezze misure.

“Siamo nel girone più tosto d’Italia, salvarsi sarà un’impresa. Però devo fare un plauso al direttore Cannoletta e alla società per come hanno organizzato la preparazione e per come fanno sentire il loro appoggio: per noi è fondamentale. Ci hanno permesso di disputare molte amichevoli, anche con squadre di categoria superiore, per testare di volta in volta i progressi. Devo dire che ho avuto ottime risposte, valiamo la categoria e non molleremo nulla”.

La salvezza è questione di fame. Prima la testa, poi le gambe e i valori. Le motivazioni, per Soave, faranno la differenza.

“Conosco questa categoria a memoria – conclude il tecnico – per averci giocato una vita da calciatore. Serve una fame clamorosa: continuo a ripeterlo ai ragazzi. Vince chi ha più voglia di vincere. Le qualità servono, è innegabile, ma lo spirito farà la differenza. Già dall’anno scorso, vincendo il campionato, l’abbiamo capito. Dobbiamo proseguire nel nostro percorso, la strada imboccata è quella giusta: percorriamola”.