Venera, è miracolo-promozione. Il vicepresidente Ceresoli: “Merito del gruppo e delle briscole propiziatorie”

Venera, è miracolo-promozione. Il vicepresidente Ceresoli: “Merito del gruppo e delle briscole propiziatorie”

by 5 Maggio 2014

Se è vero che ogni vittoria non avviene mai per caso, a Venera, per raccontare i passaggi, gli episodi curiosi e le ritualità che hanno fatto da cornice ad un’annata da raccontare ai nipotini, potrebbero scriverne un libro. Sì, perchè quel primo posto che ha fatto gioire e commuovere un paese intero, per quanto piccolo possa essere, è il risultato di un genuino miracolo sportivo costruito dentro e fuori dal campo con pazienza, dedizione, amicizia, goliardia mista a irriducibile scaramanzia. Gli aneddoti sono moltissimi, ce n’è per tutti i gusti: dalle briscole propiziatorie del sabato al divieto di cambiare posto alle cene del giovedì, passando per le manie del portiere e per singolari proverbi sfoggiati dal vicepresidente Ceresoli.

“E’ vero – commenta un raggiante Andrea Ceresoli – c’è stato un giorno in cui ho detto ai ragazzi che se avessimo disegnato una gallina sul muro avrebbe cominciato a fare le uova, tanto ero convinto che questo per noi fosse l’anno buono”.

L’approdo in Prima categoria della truppa di Bertozzo equivale all’ingresso nella storia: non era mai avvenuto prima. Nemmeno il Casaleone, nobile decaduta in lotta con il Venera da inizio campionato, è riuscito a spodestare dal trono Doardo e compagni.

“Ieri abbiamo pianto di gioia – racconta Ceresoli – ci siamo resi conto solo al triplice fischio di cosa siamo riusciti a fare. Per Venera è un momento storico, vogliamo farlo durare il più a lungo possibile. Certi treni per squadre come la nostra passano una volta sola, non potevamo sbagliare”.

Anche l’ultimo atto, conclusosi con un roboante 0-5 in casa del Bovolone, è stato contraddistinto da un curioso retroscena.

“Sì, il nostro portiere Berardo vuole giocare sempre con la solita maglietta – spiega Ceresoli – arrivati a Bovolone ci siamo accorti che l’avevamo lasciata a Venera. Bene, sono dovuto tornare indietro a prendergliela ma, visto com’è finita, quel viaggio lo rifarei altre mille volte!”

La storia insegna che nel dilettantismo veronese ogni anno una piccola si riscopre grande. Lo scorso anno toccò al Rosegaferro, oggi, proprio al Venera. Curiosità: entrambe portano colori rossoblù.

“E’ proprio così – conclude Ceresoli – è bello che quest’anno sia toccato a noi. Ora portiamo tutta la squadra al mare con le famiglie: manterremo la promessa. Questa promozione vogliamo godercela fino in fondo”.

Nella foto, il Venera in un’immagine di repertorio