Valpolicella, mercato in standby. Il tecnico Purgato: “La nostra unica certezza sono i giovani: ripartiremo da loro”

Valpolicella, mercato in standby. Il tecnico Purgato: “La nostra unica certezza sono i giovani: ripartiremo da loro”

by 11 Luglio 2014

E’ in fase di stallo il calciomercato del Valpolicella. Sia in entrata che in uscita i movimenti si contano col contagocce. I motivi di tanta lentezza sono plurimi, e non tutti imputabili a ritardi o a presunto lassismo della dirigenza. Tutt’altro: a fare il punto della situazione è il tecnico Michele Purgato, certo di rimanere alla guida del Valpo. Purgato, lo si capirà dalle sue parole, lancia qualche frecciata ai giocatori. Lo fa con tono pacato, senza cattive intenzioni. La sua piccola invettiva però, merita attenzione. C’è molto di vero, buonsenso alla mano, nelle sue parole.

“Mi par di capire che molti giocatori sono troppo influenzati dalla tv, dal calcio professionistico e dai giornali – tuona Purgato – lo si nota dal comportamento. Tutti prendono tempo, aspettano i cinquanta euro in più, anteponendo, anche in un periodo difficile come questo, l’aspetto economico al reale progetto calcistico che viene offerto. Sinceramente, lo dico senza problemi, la cosa mi rattrista alquanto”.

Purgato non limita il suo pensiero al solo mercato del Valpolicella, bensì all’intero dilettantismo.

“Il momento economico è quello che è – continua Purgato – per cui chi fa calcio ai nostri livelli lo fa per passione e per voglia di imparare, di mettersi in discussione. Nessuno ci guadagna granchè, perciò io, personalmente, trovo curioso che tutti impieghino così tanto a dare una risposta”.

Solo tre, ad oggi, sono i movimenti totali tra entrata e uscita del Valpolicella.

“Vengono da noi l’esperto Gasparini dall’Avesa, un innesto su cui faccio serio affidamento, e Carlassara dall’Arbizzano, entrambi difensori. Ci lascia invece Montresor che passa al Real Lugagnano. Per gli altri movimenti valuteremo strada facendo, la rosa è confermata tutta e vedremo quanti giovani inserire. Al momento sono loro la nostra certezza e il materiale umano sul quale imposteremo il lavoro per il futuro”.