Valgatara, si suda col sorriso. Il metodo-Pienazza: “L’importante è variare sempre la proposta”

Valgatara, si suda col sorriso. Il metodo-Pienazza: “L’importante è variare sempre la proposta”

by 12 Agosto 2015

Il principio è la varietà. A priori, a prescindere dall’obiettivo. La bravura del tecnico sta lì, nell’articolare la proposta. Tante sono le strade che portano a Roma, tante vanno percorse. Così insegna Roberto Pienazza, tecnico che a Valgatara, ormai suo feudo da sei anni, ha concretizzato con tre promozioni il suo credo. I blaugrana sono tornati al lavoro sotto la sua direzione. Si suda, ma la palla compare dal primo giorno. Possesso, partitella, prime sgambate stagionali. Si corre col sorriso. Prof. Mezzacasa torchia la truppa, mai esasperandola. Con Pienazza formano una persona sola: la condivisione d’idee e vedute è totale.

Non si scalano tre categorie per caso. L’ascesa è sorprendente ma non casuale. Pienazza ha le idee chiare. Carta bianca a Mezzacasa  per il lavoro atletico, poi in cattedra sale lui. Primi concetti, ripresa del 4-4-2, modulo a lui caro. Per gli esperimenti c’è tempo, Pienazza li elabora assorto nei suoi pensieri, seduto sul suo scranno. Il suo metodo convince. Fa parlare il campo e si fa apprezzare dai ragazzi. Gran connubio, in tempi come questi. Certo, nel tempo avrà rivisto il modo di lavorare. I concetti rimangono pur sempre quelli, ma con categorie ed interpreti diversi la proposta va migliorata, ampliata, diversificata.

Pienazza, dal canto suo, non s’è fatto trovare impreparato, adeguandosi sempre in grande  stile alla nuova categoria. Come un ermeneuta in calzoncini, bravo a riattualizzare  il proprio credo ai significati del tempo che incede.

“Qui si suda parecchio, ma col sorriso – spiega – per la parte atletica mi affido a Michele Mezzacasa. Ha carta bianca, nel tempo ha dimostrato di saper lavorare bene e i ragazzi sono con lui. Corrono e si divertono. Il segreto? Varia  sempre la  proposta. Non c’è mai lo stesso esercizio atletico, ha un metodo tutto suo, particolare ma efficace. Sul campo, invece, lavoro io”.

A Valgatara  la parte atletica è massiccia, ma la palla compare già dal primo giorno. Possesso e partitella per iniziare, a breve, invece, inizieranno gli addestramenti tattici, anche in funzione del lavoro atletico che  verrà svolto.

“Partiamo miscelando forza e corsa  – conclude  – Michele  è bravo a far arrivare tutti al culmine della fatica per poi trasformare il lavoro  a dovere.  Il suo metodo prevede l’unione, nel corso della seduta, di molti elementi. Non c’è la settimana di ripetute, quella di forza, e così via. Sa come mescolare le varie componenti e far divertire i ragazzi. La palla? Ai piedi dal  primo giorno.  Partiamo dal possesso, le partitelle non mancano, a giorni inseriremo le prime prove tattiche. Lavoreremo su sovrapposizioni, traversoni e colpi di testa”.

Pienazza medita il cambio di modulo, ecco perchè.

“Resto fedele al mio  4-4-2 – spiega – ma quest’anno abbiamo interpreti per giocare con le tre punte. Proveremo sia il 4-3-3 o il 3-4-3, c’è il tempo per farlo. Obiettivo? Centrare i play-off, anche se sarà dura. Una tra Belfiorese, Aurora e  Provese vincerà, le altre lottano per gli spareggi. Sarà dura inserirsi ma ci proviamo”.