Union Grezzana, il primo ingrediente è l’entusiasmo. Il tecnico Matteoni: “Meritiamoci la Promozione guadagnata sul campo”

Union Grezzana, il primo ingrediente è l’entusiasmo. Il tecnico Matteoni: “Meritiamoci la Promozione guadagnata sul campo”

by 14 Agosto 2015

L’orgoglio c’è, pulsa nel cuore. La voglia di esporsi meno, ma non importa. Non è nel suo dna. Andrea Matteoni riallaccia il discorso da dove l’aveva terminato. Le urla di gioia a Grezzana sono finite, il tempo per la lunga festa è ormai al tramonto. Ma è da quell’entusiasmo, da quel generatore d’energia positiva, che il tecnico vuole ripartire.

“Le neopromosse devono volare sull’entusiasmo – esordisce – giocheremo per meritarci questa Promozione guadagnata sul campo. E’ un anno storico, va iniziato come si deve”.

Poche indicazioni, messaggi chiari, sibillini. Conta lo spirito, l’alchimia, l’incrocio di sguardi d’intesa. Da subito, perchè la Promozione non aspetta. La condizione arriverà, per allenarla c’è tempo. Così come il gioco: chi l’ha vista all’opera in Prima, parlava di un Grezzana granitico, tosto, sempre propositivo, bravo a proporre la manovra con tanti uomini e a serrare le fila con altrettanti. Un po’ all’olandese, un Grezzana ‘totale’, per scomodare un aggettivo che forse è  ardito, ma nemmeno troppo, che accosta gli ‘oranges’ valpantenati all’Olanda,  agli ‘oranje’ d’un tempo che incantarono il pianeta. Proverà a non scomporsi anche in Promozione. Bisogna capire come, ma quello è il compito del tecnico. Quando si tratta d’intuizioni, d’altronde, Matteoni difficilmente sbaglia. Quello del demiurgo è un compito che gli si addice come pochi.

“Lo zoccolo duro è rimasto, abbiamo inserito gente di categoria, più qualche giovane – conclude – riprenderò in mano lo spogliatoio trasmettendo lo stesso credo della stagione passata. In Promozione faranno la differenza i giovani, io la penso così. Noi puntiamo sui nostri, auguro loro di calarsi presto nella mentalità di categoria. Hanno davanti dei riferimenti non di poco conto, impareranno presto  lo spartito. L’obiettivo? Ovviamente la salvezza. La lotta per il primato invece è apertissima, ci sono sei, sette squadre attrezzate. Ciò che importa, però, è una cosa sola: chi sale a Grezzana incontrerà un osso duro, lo garantisco”.