Tregnago, pensare in grande non è peccato. Il diesse De Fazio: “Vogliamo salire di categoria, nascondersi non serve”

Tregnago, pensare in grande non è peccato. Il diesse De Fazio: “Vogliamo salire di categoria, nascondersi non serve”

by 14 Gennaio 2014

Beata sincerità. A volte nascondersi è inutile. Anche per gli scaramantici, che di certi ‘nascondino’ verbali sono maestri del settore. L’hanno capito anche a Tregnago, dove la squadra guidata da Andrea Crema sta tentando in ogni modo di risalire in quella Prima categoria persa solamente mezza stagione fa.

I mezzi per centrare l’obiettivo ci sono tutti. Negarlo è impossibile. E il campo, unico e insindacabile giudice, ha già dato più volte un responso positivo. Non c’è solo il Croz Zai per la lotta al titolo. Certo, gli uomini di Meneghetti hanno dimostrato di avere una marcia in più.

Il consenso sulla legittimità del loro primato è pressochè unanime. Il Tregnago però, non molla. Non può assolutamente mollare: lo impone il blasone, la storia, l’ambizione di un sodalizio che vuole scrollarsi di dosso l’etichetta di nobile decaduta.

“Non ci nascondiamo: vogliamo risalire in Prima – commenta convinto il diesse Andrea De Fazio – siamo stati in testa diverse giornate, abbiamo allestito una formazione competitiva e il nostro obiettivo è quello”.

Un Tregnago ambizioso, ma attento a non spendere e spandere.

“Logico evitare certe spese: non portano a nulla. Anzi, dirò di più: nel giro di due anni vorremmo costruire una squadra con tutti ragazzi del posto. Riuscirci è possibilissimo: abbiamo una Juniores molto valida che nel medio periodo darà giocatori validi alla prima squadra. Così fosse, ridurremmo ancora i costi. Una vittoria notevole, per chi gestisce la società”.

Nel frattempo però, c’è una Prima da riconquistare.

“Assolutamente sì, la Seconda, con tutto il rispetto, ci va stretta. Ma dobbiamo cambiare mentalità, a volte siamo troppo leziosi. Giocare la palla va bene, ma quando il gioco si fa duro, il fioretto serve a poco. Abbiamo buttato al vento punti pesanti, errori che non si dovranno ripetere”.

Croz capolista. Ti sorprende?

“Non direi proprio, sono la squadra più forte, più completa di tutto il girone. A loro vanno i miei complimenti”.

Chi gioca il miglior calcio?

“Sempre il Croz, oltre a lei non ne vedo altre che provano a giocar la palla. Poi, senza presunzione, dico noi. L’hanno detto anche altri addetti ai lavori, ci fa piacere”.

Cosa manca al Tregnago? Qual è il difetto da limare?

“Meno fronzoli e più cinismo, rispondo così. Ma sono sicuro che Andrea Crema saprà gestire ottimamente la situazione. E’ un bravo allenatore, con tanta voglia di mettersi in discussione e capace di ascoltare chi ha più esperienza di lui. Ho grande fiducia in lui, sono sincero”.

Concludiamo, direttore. Primato ancora possibile?

“Rispondo che noi vogliamo salire di categoria: dal primo posto o dai play-off, non mi interessa come. Il primato è ancora raggiungibile, ma guardiamo di domenica in domenica. Speriamo di ritrovarci a giugno a festeggiare, ce lo meritiamo”.