Top 22, il Chievo vince 6-1: Brunazzi in gol. Il sorriso di mister Cherobin: “Abbraccio i miei ragazzi uno a uno. Il pari col Verona resta nella storia”

Top 22, il Chievo vince 6-1: Brunazzi in gol. Il sorriso di mister Cherobin: “Abbraccio i miei ragazzi uno a uno. Il pari col Verona resta nella storia”

by 21 Luglio 2019

Nel sorriso di Alessandro Cherobin si risolve il commento della due giorni di sfide ad Hellas e Chievo. Basta l’espressione del volto per intenderne l’umore. “Ringrazio i miei giocatori e chi si è speso per la riuscita delle due partite. Disputarle è sempre una conquista per tutti noi: teniamolo bene a mente.”

Venticinque anni sono una vita: Cherobin e la Top, ormai, sono un legame indissolubile. Ci si potrebbe scrivere un libro, tante sono le storie dei ragazzi che il selezionatore ha portato con sé. Per la bellezza dell’iniziativa e, non di meno, per finire un giorno tra le mani di un tecnico che, nonostante abbia cessato la propria attività nel 2019, è ancora in grado di unire con il suo alone di esperienza e proverbiale simpatia. “Il mio calcio ha a che fare con la gioia di stare in campo. L’ho sempre detto e sempre lo dirò. Si impara a giocare per il piacere di farlo: potranno inventare mille teorie su tecnica e tattica ma la radice non la cambieranno mai. Io coi ragazzi mi sento ancora a casa: spero che per loro sia sempre una bella esperienza quella di venire con i Top”.

La seconda partita della due giorni di sfide, a Bleggio Superiore contro il Chievo, è finita 6-1 per gli uomini di mister Michele Marcolini. Cherobin promuove la prova generosa dei suoi. Non lesinando d’avere, pur senza polemica, qualche sassolino nella scarpa.

“Una bella partita, sono felice per il gol di Brunazzi. Sta coronando un percorso di crescita dalla Seconda alla Serie D, sono felice per lui. Gli auguro che non sia finita qui, ha ancora margini di miglioramento. Un commento? Il Chievo aveva una forma fisica migliore del Verona: più tonico, più brillante in fase di possesso. Ma è questione di tempo, Juric troverà le misure al suo Verona. Devo però fare un appunto: qualche fischio a sfavore, diciamo che è stato discutibile. Non sono il tipo che cerca lo scontro ma poteva esserci una maggiore equità. Ma non importa, ci mancherebbe: l’importante è che sia stata una bella giornata di sport”.

Si è così conclusa una due giorni che, come ogni anno, ha dato modo a molti dilettanti di confrontarsi con il mondo dei pro. Riuscendo pure a scrivere una pagina di storia. L’uno a uno con l’Hellas merita la stilografica perché se ne tessa il racconto.

“Partita perfetta: siamo stati corti, tosti, mai banali. Per essere una selezione fuori preparazione ci siamo superati. Rimarrà un ricordo spettacolare. Così come rinnovo il ringraziamento a chi si è prodigato per organizzare la selezione, in primis Davide Tosi, per finire ai ragazzi che hanno tolto tempo ai loro impegni per venire con noi. Molti li rivedrò per i campi durante l’anno: non alleno più ma la domenica sono sempre tra le tribune del nostro calcio. Per i Top, invece, appuntamento alla prossima partita”.