Tacconi, un inno all’umiltà. Così il tecnico: “Ma quali play-off, abbiamo l’obbligo di volare basso”

Tacconi, un inno all’umiltà. Così il tecnico: “Ma quali play-off, abbiamo l’obbligo di volare basso”

by 9 Aprile 2013

Intona un autentico inno all’umiltà Mauro Tacconi, tecnico del sorprendente Team San Lorenzo di Pescantina. Sorpresa? Play-off? Non se ne parla. Il tecnico ha le idee fin troppo chiare: gli obiettivi restano quelli fissati ad inizio stagione. Vietato volare col pensiero: il diktat è perentorio. Si guarda solo alla salvezza, il resto non conta. Finchè la matematica non darà ragione a Tacconi, il tecnico resterà sulle sue, pronto a non scucirsi di un millimetro:

“Qui nessuno s’è montato la testa. Abbiamo fatto un gran campionato, ma la matematica ancora non ci dà ragione. Non siamo salvi, ricordiamocelo”.

Il trend però imporrebbe qualche pur legittima ambizione: niente di tutto ciò?

“I complimenti fanno piacere, però noi restiamo coi piedi per terra: vogliamo la salvezza, solo la salvezza”.

Perchè tanta umiltà?

“Perchè dobbiamo ricordarci da dove veniamo. Da due anni il Team si salva a fatica ai play-out, non siamo certo una squadra allestita per provare a fare il salto di categoria. Questo dobbiamo tenerlo bene in testa”.

Cosa vi ha permesso, allora, di stravolgere ogni pronostico?

“Sarò monotono ma dico il gruppo: qui fa davvero la differenza. I ragazzi sono amici anche fuori dal campo, si vive il calcio in una dimensione particolare, bella, stimolante. La soddisfazione maggiore per questi ragazzi è la rivincita che hanno saputo cogliere, in silenzio, senza alzare la voce: sono praticamente tutti scarti del Pescantina. Guardando la classifica, qualcosa di buono abbiamo costruito, no?”

Calcisticamente, dove brilla questo Team San Lorenzo?

“Nella capacità di esaltare il collettivo sia in fase difensiva che in fase offensiva. Tutti attaccano e tutti difendono, e questa è la nostra forza”.

Il giocatore di spicco?

“Tutti, non faccio nomi. Qui la differenza l’hanno fatta quelli che giocano poco: ci sono sempre agli allenamenti e nessuno fiata. Se devo fare un nome, dico Segala, ha dimostrato grande attaccamento alla maglia”.

Uno sguardo al campionato: Valgatara campione annunciato?

“Ormai sì, ha qualcosa in più rispetto a tutte”.

Abbozzi un toto-playoff.

“Valeggio, Pedemonte, Pastrengo e Bure”.

Concludiamo, mister. Raggiungeste la salvezza per tempo, si alzerebbe l’asticella per il  Team?

“Intanto raggiungiamola, poi decideremo, ora non è momento di parlare di obiettivi che non ci appartengono”.