Suona la sveglia per il Minerbe. Tenzon: “E’ ora di fare un salto di qualità”

Suona la sveglia per il Minerbe. Tenzon: “E’ ora di fare un salto di qualità”

by 21 Marzo 2013

Dici Tenzon e vedi Minerbe. Bomber e simbolo, esempio e trascinatore. Un autentico decano, da anni al servizio della causa minerbese. Il dieci sulle spalle, la fascetta di capitano stretta sul braccio, un passo cadenzato, elegante, da primattore ancora pronto a recitare la parte. Alberto Tenzon è l’uomo in più, in quanto a tecnica, carisma, esperienza. E’ il collante tra passato e presente, il riferimento per tutti, la chioccia per i giovani. Il tecnico Sartori, nuovo a Minerbe, non ha impiegato molto a capirlo, lasciandogli libertà d’azione. Tenzon ha risposto alla sua maniera: il goal. Sono ben quindici, le reti messe a segno dal capitano minerbese, a lungo in testa nella classifica dei cannonieri del girone D di Seconda. Attorno a lui, sta prendendo vita una nuova fase del Minerbe Calcio, fatta di rinnovamento, di spazio ai giovani, di voglia di puntare sul prodotto interno per costruire un futuro. La programmazione sta dando i suoi frutti: la stagione non è assolutamente da buttare. Per l’onore e per l’ambizione della piazza però, è lecito pensare che un passo in avanti sia possibile. Lo conferma lo stesso Tenzon:

“Se dovessi trarre un bilancio, sarebbe positivo. Abbiamo disputato una buona stagione, ma si può fare di più. Le qualità ci sono, le abbiamo tirate fuori in più occasioni, ma siamo troppo presuntuosi”.

E’ la presunzione la pecca, il freno che impedisce al Minerbe di attestarsi in altre posizioni di classifica?

“Premesso che la classifica è ancora cortissima, direi proprio di sì. A volte ci accontentiamo, ci adagiamo sul ritmo altrui e veniamo puniti. E’ giusto così, perchè l’atteggiamento è sbagliatissimo. Serve una svolta caratteriale, psicologica, e allora vedremo il vero Minerbe”.

Cosa invece la rende ottimista in chiave promozione?

“Il fatto che siamo un bellissimo gruppo, completo in tutti i reparti. Abbiamo giovani interessanti e giocatori d’esperienza in ogni ruolo. C’è un bel mix, e questa completezza della rosa può farci fare la differenza”.

Parla di giovani interessanti: può fare qualche nome?

“Certo: dico Ambrosi, Frontera e Pagliarini”.

Mister Sartori: qual è il suo giudizio sul nuovo tecnico?

“Molto positivo, è preparato e competente, oltre che un’ottima persona che è riuscita a formare un gran gruppo. Posso parlare solo che bene di lui”.

Concludiamo, Alberto. Cosa servirà al Minerbe per riagganciare il treno che conta nelle ultime gare?

“Recuperare tutti gli infortunati e cambiare mentalità: dobbiamo essere più concentrati, più bravi a gestirci in tutto il corso della gara. Se prendiamo coscienza delle nostre reali qualità, possiamo ancora pensare di provare a fare il salto. Io me lo auguro, spero che tutti se ne rendano conto”.