Sarà una Provese d’attacco. Il tecnico Cherobin: “Lavorerò sull’armonia, viene prima di tutto”

Sarà una Provese d’attacco. Il tecnico Cherobin: “Lavorerò sull’armonia, viene prima di tutto”

by 27 Luglio 2015

Armonia. Prima di lei, il nulla. E’ il principio primo, l’essenza imprescindibile. Michele Cherobin lo ripete come un mantra. L’ex virtussino  si presenta  alla Provese con verbo misurato e toni pacati. La cornice, il ristorante “Le Muse” di Locara, è suggestiva.  Il tecnico però non si lascia incantare: nè dalla piazza nè dal valore ‘cartaceo’ di una rosa che, queste sono le chiacchiere, ha tutto per sfondare.

“Abbiamo operato bene sul mercato – esordisce  – ma ci sono anche altre squadre molto attrezzate. La Belfiorese è una di queste, con lei metto anche l’Aurora Cavalponica, Lugagnano e Valgatara. Ma anche la mia Virtus, che lascio sicuramente in ottime mani. Qui c’è da lavorare, aspettiamo a parlare”.

Questione  di spirito, non di moduli.

“Divertire e divertirsi: il nostro focus sarà centrato su questi due concetti – prosegue – di moduli non parlo, è presto. Di certo lavorerò per impostare una Provese determinata, tosta, aggressiva. Che non vuol dire spregiudicata, i ragazzi lo capiranno”.

Molti, i nuovi arrivati: il portiere Righetto dall’Arzignano, Loda dall’Azzurra Sandrigo, Vallicella dallo Zevio, De Beni dall’Alba Borgo Roma, Gianello dalla Virtus, Confetti e Scardina dal San Martino Speme, Pasini dall’Ambrosiana. Una campagna acquisti che Cherobin interpreta come uno stimolo in più.

“Pasini è l’unico che arriva dall’Eccellenza – puntualizza – se guardate altrove gli arrivi da altre categorie sono ben maggiori. Ma non importa, so di avere un gruppo validissimo. Il peso delle aspettative? Nessun problema. A Caldiero ho vissuto una situazione simile e ho vinto il campionato. Se saprò ripetermi lo dirà il campo, ma di certo non sono spaventato”.

L’obiettivo è correre. Sin da subito. Far vedere di che pasta è fatta la nuova Provese. Se saranno play-off, poi, lo dirà il campo.

“Cherobin potevo prenderlo tre anni fa – conclude il diesse  Chilese – poi ci siamo accordati solo ora, c’è stata la giusta congruenza. L’ho voluto perchè sa far divertire il gruppo ed ha polso, per vincere sa anche giocarsi il tutto per tutto. E’ come me, non bada a troppi calcoli. Penso sia la persona giusta per il nostro progetto. Per cosa giochiamo? Di certo non un campionato anonimo”.