San Zeno, la “Busa” rifulge di nuovo orgoglio. Serfilippi: “Siamo da play-off, guai mollare”

San Zeno, la “Busa” rifulge di nuovo orgoglio. Serfilippi: “Siamo da play-off, guai mollare”

by 20 Febbraio 2013

Un granata che profuma d’orgoglio. Storia, passione, qualità, il rustico sapore del calcio d’un tempo: questo è stato, per anni e anni, l’A.C. San Zeno Verona. Cuore pulsante della Verona pedatoria, rintanato in quella “Busa” che tra i suoi ciuffi ha impressi i ricordi di mille gioie, il San Zeno sfornava talenti, imperversando per le vie dell’intera regione. La maglia granata però, non vive di soli rimpianti: il San Zeno di oggi è tutt’altro che il ricordo sbiadito del candore d’un tempo. Il progetto societario ha riportato all’ “Arrigo Ligabò” tutti coloro i quali, nel recente passato, si sono messi in luce con la casacca granata. Così si spiegano i ritorni eccellenti di Troccoli, Pauciullo, Viscione, Nicoletti. “Ci vuole attaccamento alla maglia” diceva il presidente Franco Casale in tempo di campagna acquisti. E a ritorno inoltrato, numeri alla mano, l’idea della “restaurazione sanzenate” ha prodotto i floridi frutti sperati.

Così il tecnico Serfilippi:
“Sono soddisfatto, siamo in continua crescita e il gruppo sta facendo la differenza. Magari ci mancano le strutture, l’appoggio del Comune, e tante piccolezze che altrove aiutano. Ma qui la maglia conta più di tutto, e si vede lontano un miglio”.

Qual è il segreto della “restaurazione” sanzenate?
“Il merito è del presidente. Casale ha voluto riportare qui tutti gli ex che hanno lasciato il segno al San Zeno, con l’intento di ricreare il clima d’un tempo. Ha avuto ragione, i risultati sono più che ottimi. Lo spogliatoio vive il calcio con grande intensità, e questo fa la differenza, non succede ovunque”.

Siamo puntigliosi: la pecca del San Zeno?
“A volte ci manca la continuità, in più occasioni abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, dobbiamo essere più cinici nelle circostanze cruciali della partita”.

Chi spicca tra le maglie granata? Il giocatore che più si è messo in luce?
“Tutti gli esperti, ma scelgo Giulio Righetti, un 1994 che sta facendo benissimo ed ha ampi margini di miglioramento”.

Uno sguardo al campionato: siete secondi in classifica. Chi vede favorita?
“Ho letto tante interviste: c’è chi dice Salionze, chi dice Sona o Grezzana. Io invece dico Concordia, al momento sono la squadra più in forma, e con la rosa che hanno difficilmente avranno cali”.

Favorite per i play-off?
“Grezzana, Sona, Salionze, noi, il Concordia, e magari una outsider. C’è troppa incertezza: dico queste squadre non solo per i play-off, ma anche per la lotta al primato. Chi non arriva primo, andrà agli spareggi”.

Concludiamo, mister. San Zeno da grandi numeri: che sia l’anno della riscossa? Un pensiero alla Promozione lo fa?
“Eccome, ma l’obiettivo primario è la salvezza: i ragazzi lo sanno. Poi però, sono sincero: voglio almeno i play-off. E’ nelle nostre possibilità, non dobbiamo mollare sul più bello”