San Zeno, il campionato c’è, la Coppa no. Il tecnico Guerra: “Pazienza, ma conta aver vinto il girone”

San Zeno, il campionato c’è, la Coppa no. Il tecnico Guerra: “Pazienza, ma conta aver vinto il girone”

by 23 Aprile 2015

Non sarà la sconfitta in Coppa a togliere il sorriso ai sanzenati. Il 2-1 subito dal Mestre a Caldogno, nella finalissima di Coppa Veneto, un po’ brucia, ma nemmeno troppo. La voglia di vincere c’era, è naturale. Togliersi un’altra soddisfazione dopo due anni di urla strozzate in gola era tra gli obiettivi dell’intero sodalizio. Il rovescio, però, non rovina la festa. Per il San Zeno sono giorni troppo felici per concentrarsi su una sconfitta.

Peccato, vediamola così. La doppietta Coppa-campionato sarebbe stata fantastica: un ricordo da conservare gelosamente nella memoria ed un dato storico che, di fatto, avrebbe impreziosito ulteriormente la già enorme bacheca dei granata. Ciò che conta, però, è aver vinto il girone. L’accesso in Promozione è cosa fatta: l’obiettivo primario è stato centrato. Com’è normale che sia, il tecnico Guerra guarda al lato positivo.

“Peccato per la Coppa, ci credevamo – commenta – però l’importante è aver vinto il campionato, allontanando ogni spettro di qualsiasi possibile rimonta. Non servono tanti giri di parole, il titolo è nostro. La storia quest’anno finisce qui, godiamoci il successo”.

Un successo che parte da lontano, quello sanzenate. Guerra, spiegherà, lo attribuisce al coronamento sul campo di due anni di lavoro e di simbiosi. Unione di vedute e d’intenti che ha portato il tecnico e la squadra ad essere quasi un tutt’uno.

“E’ proprio vero, ci siamo capiti dopo poco tempo – conclude – già l’anno scorso meritavamo il salto, poi gli infortuni ci hanno penalizzato. Quest’anno non potevamo sbagliare, c’eravamo ripromessi di puntare di nuovo in alto e non abbiamo fallito. Questo primato è il risultato di un’identità forte costruita nel tempo e in tante sedute, sia in campo, sia fuori, confrontandoci l’un l’altro. Al San Zeno ho trovato un ambiente appassionato e sempre disposto al lavoro. Dedico questo primato a chiunque ci abbia dato una mano: grazie davvero a tutti”.