San Marco, Battocchio indica la rotta per la salvezza: “Dobbiamo metterci in discussione sempre. Solo così ci salveremo”

San Marco, Battocchio indica la rotta per la salvezza: “Dobbiamo metterci in discussione sempre. Solo così ci salveremo”

by 8 Gennaio 2015

Emanuele Battocchio alza lo sguardo. Con gli occhi scruta l’orizzonte, provando, nel suo piccolo, ad interpretare cosa possa esserci scritto al di là di quell’immaginaria linea a metà tra cielo e terra. Le vacanze sono finite, è tempo di riordinare le idee, di tornare in clima campionato. Sul suo taccuino, Battocchio ha annotato tutto: pregi, difetti, vizi e virtù dei suoi.

L’andata, spiegherà, ha regalato meno di quanto i ‘leoni’ s’aspettassero alla vigilia. Doveva essere l’anno dell’esplosione, della definitiva consacrazione in categoria, dell’occhiolino finalmente strizzato alle zone nobili della graduatoria. I presupposti estivi, però, non hanno trovato il riscontro del campo. Battocchio non cerca alibi: di scusanti non ne vuol sentire. Cerca invece di intuire quale possa essere, conoscendo l’ambiente ormai da anni, la ricetta giusta per uscire dai bassifondi della classifica.

“Dobbiamo metterci in discussione ogni domenica – commenta – io per primo. L’andata un po’ ci ha deluso, ma alla fine io penso che abbiamo raccolto quanto meritato. Sappiamo quali sono state le nostre pecche e abbiamo capito ormai da tempo come dobbiamo lavorare. Servono equilibrio e umiltà, ripartiamo da questi due concetti”.

Il mercato ha portato ‘panzer’ Zerpelloni a rimpolpare l’artiglieria rossoverde. Un acquisto sul quale Battocchio punta molto.

“Là davanti ci permette di respirare, faccio affidamento sulla sua forza fisica – spiega Battocchio – ma non solo: abbiamo inserito dei giovani della Juniores che si sono distinti e ora, recuperati gli infortunati, ci stiamo allenando con quell’intensità che dovrebbe esserci sempre. Io, conoscendo il gruppo, so che possiamo uscire da questa situazione. I risultati delle ultime partite ci confortano: riprendiamo il filo del discorso da lì. Quello è il San Marco che voglio da qui a maggio”.