Sacchetto e l’Isola…felice: “Giovani e tosti, contento di essere qui”

Sacchetto e l’Isola…felice: “Giovani e tosti, contento di essere qui”

by 15 Settembre 2016

L’aplomb è quello di sempre: pacato, tra le righe, il sorriso stampato sul volto, lo sguardo disteso. Stefano Sacchetto cambia timone ma non lo spirito. Per le mani non c’è la stessa rotta già percorsa: l’acume per trovarne una nuova, magari migliore, invece, c’è eccome.

Lo ritrovi a Isola Rizza come l’avevi lasciato: cordiale, silenziosamente ambizioso, ligio al lavoro sul campo, fedele ai suoi concetti, curioso di veder scoccare nuove scintille. Casaleone ancora lo ringrazia. C’è mancato un pelo per il doppio salto in tre anni. Tanto così ed era Promozione. E non certo con la monoposto di turno.

Tra i sorrisi s’è chiuso un ciclo. Prima o poi l’esigenza di cambiar aria, d’altronde, avrebbe fatto capolino. Stefano lo sapeva. Ha colto l’attimo per lasciare Casaleone in pace con tutti. A testa altissima. Isola Rizza, piazza ormai abituata a voli quasi inconsapevoli, l’ha chiamato non per raccontar fiabe, ma per scriverne. Magari in miniatura, per il suo popolino di giocatori e tifosi. Ma non importa. Basta avanza perché la mina vagante resti tale, felice come un bimbo, con quel sorriso beffardo che la contraddistingue da anni.

“A Isola ho trovato una bella accoglienza – ammette – la società ha pochi fronzoli, qui si sta bene, c’è un clima familiare ma non per questo la tranquillità mina il lavoro sul campo. I ragazzi mi seguono, siamo giovani, c’è voglia di imparare. Plasmerò un’Isola tosta da morire, come piace a me. E soprattutto: lavorando con la palla. Il mio calcio è questo: pallone il più possibile. Ci sono mille modi di intendere la preparazione, tattica o fisica che sia. Il mio è questo e ne sono sempre più convinto. Anche in queste categorie, basta intendersi coi giocatori, ci vuole chiarezza reciproca”.

All’esordio è arrivato un buon punto col Valdalpone, una delle pretendenti annunciate al titolo. Un primo passino che male non fa.

“Non si firma mai per il pari – conclude – ma un punto col Valdalpone all’esordio è buona cosa. Loro hanno dimostrato di valere le ambizioni che giustamente hanno: sono una signora squadra, completa in ogni reparto. Noi abbiamo giocato una gara di spessore, sono contento. C’è qualcosa da limare, ma il tempo, per fortuna, è galantuomo. Una cosa è sicura: possiamo toglierci delle soddisfazioni. I ragazzi lo stanno capendo, serve mantenere questa intensità fisica e soprattutto mentale sul campo. Giochiamo logicamente per la salvezza, non serve sbandierare altri obiettivi. Badiamo al sodo. Poi capiremo che piega prenderà la stagione”.