Roncà si prepara alla gran volata. Il diesse Franchetto: “Vince l’Almisano, noi giochiamo per il secondo posto”

Roncà si prepara alla gran volata. Il diesse Franchetto: “Vince l’Almisano, noi giochiamo per il secondo posto”

by 3 Aprile 2014

Roncà si prepara alla gran volata. C’è qualche cerotto da togliere, l’infermeria è piena. Ma la qualità della rosa non si discute: con qualche disguido in meno, per il primato i rossoverdi sarebbero ancora in lotta. Non è però tempo di pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Il finale di stagione potrà essere comunque propizio. La Prima è ancora alla portata: non conta se ci si arriva dalla porta di servizio, conta arrivarci. Perchè sono i risultati che fanno la storia. E a Roncà lo sanno bene.

“Noi in lotta per il primato? Non credo – analizza il diesse Franchetto – vincerà l’Almisano, ormai il campionato possono perderlo solo loro”.

Almisano davanti a sorpresa. Cos’ha avuto in più delle altre, a tuo avviso, l’undici di Taccardi?

“La continuità e la capacità di disputare un girone di ritorno praticamente perfetto. Tanto di cappello all’Almisano”.

Roncà, primato che sfuma. Rimpianti?

“Ce ne sono. Eravamo partiti per raggiungere i primi tre posti e siamo ancora in corsa per l’obiettivo. Ma per come si era messa la stagione abbiamo gestito male tante situazioni cruciali che ci hanno fatto perdere punti. Errori che abbiamo pagato a caro prezzo”.

Un esempio?

“Punti persi con le piccole e tanti espulsi che hanno costretto l’allenatore a riassettare continuamente la squadra di domenica in domenica. Ma non punto il dito contro nessuno, sia chiaro: qui guardiamo avanti, il passato non conta più”.

Un giudizio sul calendario da qui alla fine?

“Tosto, ma abbiamo tre partite in casa e dobbiamo sfruttarle”.

Come arriva il Roncà al gran finale?

“Incerottato ed è un problema, spero di recuperare almeno qualche giocatore”.

L’avversaria da temere?

“Il Montebello, sono una bella squadra. Però si sa come sono i play-out: è un campionato a parte. Arriviamo secondi e centriamo l’obiettivo, poi ragioneremo sull’avversario da affrontare”.