Roberto Meneghetti lascia la Belfiorese dopo undici anni. Il saluto del capitano biancazzurro

Roberto Meneghetti lascia la Belfiorese dopo undici anni. Il saluto del capitano biancazzurro

by 19 Agosto 2014

Roberto Meneghetti lascia la Belfiorese. Dopo undici anni, il capitano abdica e se ne va. Con lui, se ne va un pezzo di storia. Il suo è un addio col sorriso: nessuno strappo al momento dei saluti. Roberto ha il cuore in pace, così come la consapevolezza d’aver dato tutto per la causa, per la maglia, i compagni, la società, il paese.

Undici anni non si dimenticano: la Belfiorese è stata la sua vita calcistica. Una sola maglia, una sola fede, due colori sociali, i soliti, quelli storici, il bianco e l’azzurro, che non sono mai cambiati. Ha avuto la fortuna di essere anche la bandiera della squadra del suo paese, il capitano, colui che la rappresentava. Leader silenzioso, professionale in campo e guascone fuori, Meneghetti alla Belfiorese ha dato tutto, ricevendo moltissimo in cambio in termini di fiducia, soddisfazioni e amicizie sincere. In estate, ha capito che era giunto il momento di cambiare. La virata s’è materializzata subito: giocherà nell’Hellas Monteforte, a pochi chilometri di distanze. Una nuova avventura tutta da scoprire.

“Ho dato tutto – confessa Meneghetti – era giunto il momento di cambiare. Ho giocato nella Belfiorese per più di vent’anni, di cui ben undici in prima squadra. Da questa società ho avuto tutto: amicizia sincera coi dirigenti e i compagni, promozioni sul campo, la fascia di capitano, la possibilità di rappresentare calcisticamente il mio paese. Sono stati undici anni intensi, mi resteranno dentro”.

Di oltre vent’anni in biancazzurro, Meneghetti potrebbe scrivere un libro. Ha iniziato a calciare un pallone all’oratorio, al Gaudete, in centro a Belfiore, come tutti i bambini. Da lì ha scoperto il suo amore per il calcio, che ha coltivato con passione imperitura a due passi da casa, al “Comunale”, fino all’anno scorso. La sua è una storia particolare, come quella di tutti i Meneghetti, la famiglia che ha dato più natali alla formazione paesana. Tutti sono stati biancocelesti almeno un anno e Roberto, il più vecchio, ha avuto anche la possibilità di giocare coi parenti, in primis il cugino Mauro, il più giovane, che oggi è l’ultimo Meneghetti rimasto alla Belfiorese. Gioie sportive ed umane, soprattutto negli ultimi anni. Un triennio ruggente, quello dal 2011 al 2014. Tre stagioni dove a Belfiore si era formato un gruppo autentico, vero, unito in campo e legato da una sincera amicizia fuori. Meneghetti, quei compagni di avventura li ricorda così.

“Ringrazio tutti, indistintamente – conclude Meneghetti – ma in modo particolare Giuseppe Mosele, Damiano Albertini e Yuri Giuliari, con cui è nata una grande amicizia sul campo. Ringrazio tutti i compagni che ho avuto, con una menzione particolare per quelli delle ultime tre stagioni, membri di un gruppo spettacolare. Infine ringrazio l’Hellas Monteforte per avermi dato la possibilità di vivere un’altra stimolante avventura: spero di ripagarli sul campo, la società lo merita”.

Riccardo Perandini

 

Note. Nella foto, un’immagine d’archivio della Belfiorese, in posa per la foto di gruppo.