RIPARTENZA. Dilettanti verso la ripresa agonistica. La carezza di Sandro Cherobin agli allenatori: “Anno complicatissimo. Darei almeno sette in pagella a tutti i mister”

RIPARTENZA. Dilettanti verso la ripresa agonistica. La carezza di Sandro Cherobin agli allenatori: “Anno complicatissimo. Darei almeno sette in pagella a tutti i mister”

by 10 Febbraio 2022

Dilettanti verso la ripresa agonistica. Domenica tredici febbraio è il giorno di un nuovo inizio. Una data storica, se vogliamo: mai il calcio dilettante si era fermato, per poi riprendere, dopo un lasso di tempo così lungo. Di fatto, c’è più di una ragione per credere che il girone di ritorno sarà un altro campionato rispetto all’andata. Globalmente si azzera tutto: la linfa energetica di chi vinceva a ripetizione e il tedio della sconfitta routinaria per chi figurava tra le pericolanti sono un ricordo lontano. Ripartire, quindi, è un po’ rinascere: atto che obbliga sempre ad una inevitabile ricerca d’identità.

Ad inaugurare la prima ripresa nell’era Covid è mister Alessandro Cherobin, tecnico che ha messo in pensione scarpini e fischietto ma non l’antico sacro fuoco. ‘Sandro’, come lo chiamano ormai tutti, a Verona è un volto noto. Per i campi è presenza fissa ogni domenica. Per più di trent’anni ha allenato in categoria, dalla Seconda all’Eccellenza, dopo aver smesso la carriera da centravanti qual era. Disseminati per l’attuale Verona nel pallone ci sono moltissimi dei suoi ‘figliocci’, compreso il figlio, quello vero, Michele, che allena l’Oppeano in Promozione. Cherobin è ancora oggi una figura che unisce: i suoi detti sono storia, oltre che leggi non scritte. Pure nel calcio ‘scientifico’ di oggi, la sua parola schietta squaglia i paroloni: la palla è ancora ‘sensa spigoli’, come ama ripetere, citando a suo modo l’imprevedibilità del calcio, il contropiede è ancora inscritto nell’immagine del ‘gatto selvaggio’, emblema di un calcio che oggi definiscono di ‘densità e rapide transizioni’, quando è il frutto di chi deve fare di necessità virtù.

Sandro è uno dei tecnici che tutti hanno preso seriamente per un motivo sopra tutti: sapeva farsi ascoltare, senza prendersi troppo sul serio.

“Mando un abbraccio a tutti i mister – la sua carezza – se dovessi fare le pagelle, come mi è capitato di recente nel derby di Serie C tra Legnago e Virtus, metterei i voti dal sette in su. Non ho idea di come abbiano fatto gli allenatori a organizzare gli allenamenti in una fase così incerta: quando non sai se riparti, anche solo pensare ad una settimana-tipo è un’impresa. Allenare è un’arte e ognuno ha la sua”.

Mister, inizia un nuovo campionato?

“Direi proprio di sì. Non è possibile fare previsioni perchè i risultati dell’andata valgono in classifica, ma non c’è un percorso che collega la graduatoria allo stato delle squadre oggi. Chi ha avuto l’occasione e la fortuna di allenarsi di più e meglio avrà più chance di ripartire col piede giusto. Soprattutto nel primo mese potremmo vedere sorprese interessante, e in tutte le categorie”.

In Eccellenza il Villafranca è inarrestabile: un trionfo annunciato?

“Si vince quando lo dice la matematica. Per quel che mi riguarda, il Villafranca l’ho visto giocare ed esprime un ottimo calcio. C’è tutto perchè questo sia l’anno del ritorno in D”.

C’è un nuovo Sandro Cherobin tra i tecnici di oggi?

“A me piace chi parla chiaro, fa divertire i ragazzi e non usa inutili paroloni: personalmente, apprezzo molto Fabrizio Sona, l’ho detto più volte e lo ripeto volentieri perchè i suoi meriti non li cancellerà nessuno”.

E’ cambiato molto il mestiere d’allenatore?

“Il calcio è sicuramente cambiato, ci sono nuove conoscenze, ma in molti aspetti il dilettantismo è quello: vince chi ha il gruppo più forte, l’allenatore che trova il modo di far divertire i ragazzi senza rinunciare alla serietà è un profilo che ha sempre mercato. Il tempo per gli allenatori della mia generazione è finito, ed è giusto che sia così. Ma una certa arte del mestiere non trascolora mai”.

Note. Un assorto Alessandro Cherobin in una immagine d’archivio: amichevole Top22-Virtus, correva l’anno 2014.