Quaderni, spira il dolce profumo della semplicità. E la salvezza è ad un passo

Quaderni, spira il dolce profumo della semplicità. E la salvezza è ad un passo

by 3 Aprile 2013

Semplicità: a Quaderni la vedi ovunque. Passeggia per il centro sportivo, s’intravede negli sguardi, nei silenzi, nei sorrisi della dirigenza, dei giocatori, dello staff tecnico. Il ridimensionamento economico, nella piccola frazione villafranchese, non ha travolto anche la voglia di fare calcio. Un calcio vissuto nella sua dimensione più pura, con la “D” poetica di dilettantismo. L’attività è proseguita con lo spirito che da sempre anima il sodalizio neroverde, con un progetto rivolto ai giovani che parla di lungimiranza, perizia, programmazione, entusiasmo. Lo spazio per i voli pindarici è poco: non c’è tempo per l’inafferrabile. La conuduzione familiare, se così si può definire, scelta dal Quaderni, ha però fatto la differenza: a discapito delle critiche, dei dubbi, e di pronostici che mettevano in cattiva luce l’undici di Girelli, Scattolini e compagni hanno dimostrato di avere la scorza dura. Giovani, d’accordo. Passi pure l’aggettivo inesperti, ma Cenerentola mai. Il Quaderni ha lottato con ardore con le grandi di Prima, togliendosi in più di un’occasione lo sfizio di assestare qualche sgambetto. E ora, a sei tornate dalla fine, l’obiettivo stagionale, fissato nella salvezza, è ad un passo. Ce lo conferma Bruno Girelli, l’allenatore della formazione neroverde:

“Siamo contenti, stiamo disputando un ottimo campionato. I risultati che abbiamo raccolto ce li siamo meritati, e la classifica è buona: la salvezza è ad un passo”.

Facciamo un’analisi, mister. Il Quaderni ha iniziato la stagione consapevole di dover far fronte ad un ridimensionamento economico. Spazio ai giovani, dunque. I risultati hanno premiato la vostra lungimiranza: come giudica questa capacità del suo Quaderni di entrare subito nella mentalità della categoria?

“La capacità di costruire un gioco. Il mio Quaderni sa giocare a pallone e, se devo essere sincero, se ci fossero stati campi migliori avremmo raccolto anche qualche punto in più. Quando il campo è disastrato è un terno al lotto, la partita che va in scena è tutto fuorchè calcio. Io però sono soddisfatto: il gruppo è ottimo, e il calcio praticato dai ragazzi ha dato ampie garanzie”.

E’ il gioco d’insieme la vostra forza?

“Sì, penso che tutti lo possano confermare. In molte partite abbiamo dimostrato di saperci fare col pallone tra i piedi, e i risultati sono la naturale conseguenza”.

Dovessimo individuare una zona d’ombra, un difetto da eliminare?

“Mah, magari nelle piccole cose. Però lo ripeto: il nostro problema più grosso sono i campi pesanti. Siamo una squadra leggera e tecnica, soffriamo le partite molto intense dal punto di vista atletico”.

Come giudica il suo rapporto con la dirigenza?

“Ottimo, sono persone semplici, non ho mai avuto nessun tipo di problema, con loro ho vissuto un anno ricco di soddisfazioni”.

Uno sguardo al campionato: Sona favorita?

“Potrebbero vincere, ma io dico Concordia”.

Sorpresa e delusione?

“Sona sorpresa, delusione nessuna in particolare direi”.

Concludiamo, mister. Manca poco al completamento dell’opera, che per voi farebbe rima con salvezza. Cosa servirà a suo avviso per compiere l’ultimo passo?

“Mantenere la concentrazione e saper trovare sempre gli stimoli giusti. E poi mi ripeto: serviranno campi migliori. Quando finalmente si riuscirà a giocare a calcio credo che le doti del Quaderni risalteranno ancora di più”.