Provese lepre imprendibile. Sarà l’anno buono?

Provese lepre imprendibile. Sarà l’anno buono?

by 10 Febbraio 2017

Il piatto è ricco e la classifica sorride. In barba alla scaramanzia, ammettere che ora, a più otto sulla seconda in classifica, i sogni di gloria hanno un fertile terreno in cui crescere, non è più peccato. Vietato giocare a nascondino. La Provese fa la lepre. Veloce, imprendibile. Nevrile, a suo agio nei piani alti come forse mai in categoria. Nessuno come lei. Giovanni Orfei, tecnico al primo anno in Promozione, s’è calato nel ruolo con estrema disinvoltura. Preparato e capace di ispirarsi al buonsenso. Bravo ad evitare paragoni con quel professionismo che è stato per stagioni e stagioni il suo mondo, ancora quand’era giocatore, roccioso difensore passato anche da Verona. Come un bravo docente che, prima di proporre metodi e percorsi, tasta il polso alla classe.

Pare essere l’anno buono, finalmente. Dopo tante corse a vuoto, questa può essere la cavalcata pronta a trasformarsi in marcia trionfale. La Provese strappa solo consensi: bella da vedere, pratica sotto porta, impenetrabile dietro, forte di un pacchetto di individualità in grado di risolvere da soli la contesa, anche nelle giornate più uggiose. Non manca nulla. Qualità, struttura, esperienza, pedigree vincenti di gran parte della rosa. C’è tutto. Particolare non da poco. Se vincere aiuta a vincere, assemblare chi ha già trionfato è un lusso che pochi possono permettersi.

Non che la vittoria sia così assicurata, non che il calcio sia un’equazione. Ma certi pesi specifici, se messi sulla bilancia, fanno ancora la differenza. C’è quell’alchimia che aleggia negli anni prosperi. Per Prova, minuscola frazione, potrebbe essere l’anno del raccolto dopo tanta semina. Sarà un maggio di festa rossonera?