Provese, Cherobin fa i conti con le defezioni: “Qualche intoppo di troppo. Ma il tempo è galantuomo”

Provese, Cherobin fa i conti con le defezioni: “Qualche intoppo di troppo. Ma il tempo è galantuomo”

by 26 Agosto 2015

Cammino in salita. E’ un inizio complicato, quello con cui deve fare i conti Michele Cherobin, neo tecnico della Provese. Al momento, spiegherà il tecnico, non ha mai avuto la rosa al completo a disposizione. Un problema non trascurabile, viste le legittime ambizioni del sodalizio rossonero. Il tecnico, però, getta acqua sul fuoco. Vietato vedere problemi di troppo. Il tempo è galantuomo, l’esordio in campionato dista quasi due settimane ed un periodo di rodaggio è concesso a tutti. Cherobin lo sa bene, evita di preoccuparsi più del dovuto. Certo, s’immaginava un decorso diverso della preparazione. Ma ci sarà modo di rimediare presto, i presupposti ci sono tutti.

“Sono un po’ preoccupato per l’inizio della stagione – spiega – forse non arriveremo al top, ma non importa. Nel calcio contano tante varianti, non solo la condizione. Qui a Prova ho trovato un gruppo molto disponibile al lavoro e la sinergia al momento è buona. Mi piace l’applicazione dei ragazzi, in ritiro abbiamo avuto l’opportunità di conoscerci meglio. Dobbiamo integrarci: in Virtus avevo un’età media molto minore, ero abituato ad altri ritmi. Cerco di capire fino a che punto si può spingere sull’acceleratore per raggiungere quel livello d’intensità che ho in testa. Ma non ci sono dogmi, sono molto elastico”.

Tante, forse troppe, le assenze registrate fino ad ora. Cherobin però non fa drammi.

“Qualcuno si porta dietro noie fisiche pregresse – conclude – ma nulla di grave, i ranghi saranno completi presto. Con chi è stato presente abbiamo lavorato bene, i nuovi non faranno fatica ad ingranare in questo gruppo. Tiro un po’ le orecchie alla squadra per le prime uscite: mi aspettavo qualcosa in più, ne abbiamo tutte le possibilità. Ma ripeto: nessun problema. Non sono certo il tipo che si preoccupa per il calcio d’agosto, il campionato dura dieci mesi, forse di più, avremo modo di tirar fuori tutto il nostro potenziale. L’obiettivo? Per il momento lavorare insieme, siamo ancora un cantiere apertissimo”.