Olimpica Dossobuono, spazio alle giovani leve. Il presidente Campostrini: “Raccogliamo il frutto di anni di lavoro”

Olimpica Dossobuono, spazio alle giovani leve. Il presidente Campostrini: “Raccogliamo il frutto di anni di lavoro”

by 1 Agosto 2018

Metà scommesse, metà certezze di cui non serve presentazione. Dossobuono cerca nuovi equilibri. La costruzione della rosa ha un comune denominatore: il classico mix tra elementi esperti pronti a far da chioccia ai migliori prodotti di un vivaio che non smette di crescere. Riassunto in nuce, è scritto in queste righe il progetto di un’Olimpica Dossobuono che si ripresenta riverniciata ai nastri di partenza del campionato di Prima Categoria. Tra le mani, c’è il frutto di un sapiente lavoro nel vivaio portato avanti da anni, dalla ristrutturazione delle categorie all’arrivo, ormai costante, di incoraggianti risultati.

Mente del nuovo progetto, sarà un volto nuovo in panchina: Matteo Meneghetti, un vincente, tre titoli negli ultimi cinque anni. Quattro acquisti di spessore fanno da contorno alle promozioni dal vivaio: mercato in apparente sordina che, invece, nasconde verità interessanti. “Abbiamo lavorato per anni per potenziare il vivaio – esordisce il presidente Rinaldo Campostrini – ed oggi è giunto il momento di dare un senso preciso alla crescita del nostro settore giovanile. Quest’anno componiamo la rosa della prima squadra con metà ragazzi cresciuti nel nostro vivaio: annunciarlo è un onore ed un piacere. Mi auguro che si ambientino a dovere e che si crei al più presto il clima giusto per lavorare come si deve”.

L’Olimpica punta ad un cambio di passo rispetto all’ultima stagione, non proprio all’altezza delle aspettative. “Veniamo da un’annata complessa – puntualizza il diesse Carlo Fantoni – di cui dobbiamo trarre insegnamento. Sappiamo quali sono stati gli errori e sarà premura di tutti non ripeterli. La batteria di giovani? E’ di primo livello per la categoria. Questi ragazzi meritano la nostra fiducia così come lo zoccolo di giocatori esperti, in cui si inseriscono Marangon dal Peschiera, Gioia dal Caselle, Nortilli dallo Zevio e Cereda dal Caselle. Ci aspetta un anno di lavoro in prospettiva ma non per questo senza obiettivi. Con un tecnico come Meneghetti l’Olimpica difficilmente si accontenterà del ruolo di comparsa”.

Pacato nei toni, come s’addice a chi entra per la prima volta in casa d’altri, il tecnico Matteo Meneghetti, reduce da un campionato vinto in quel di San Michele Extra con l’Audace. “Penso sia inutile dire ora se siamo una squadra forte scorrendo la lista dei giocatori – il suo messaggio – quello che conta è che dobbiamo lavorare duro per essere una squadra. Per l’aggettivo sarà il campo a dirci se lo meriteremo. Sono felice di aver raggiunto l’accordo con l’Olimpica e di mettere a disposizione la mia esperienza per un progetto di prospettiva che mi è piaciuto sin da subito. Sensazioni? Positive, si respira entusiasmo. Ci sono i presupposti per fare calcio come si deve”.

Foto. Il portiere Daniel Bottona in una immagine d’archivio.