Olimpia Ponte Crencano, rivoluzione radicale. Agli albori il progetto di Giordano Rossi: “Ambizioso? Certo che sì. Vi spiego il mio piano”

Olimpia Ponte Crencano, rivoluzione radicale. Agli albori il progetto di Giordano Rossi: “Ambizioso? Certo che sì. Vi spiego il mio piano”

by 25 Luglio 2018

Rivoluzione nel vero senso del termine. E’ un’estate di grande cambiamento all’Olimpia Ponte Crencano: il nuovo progetto firmato Giordano Rossi, attuale tecnico della prima squadra e promotore della restaurazione che avrà luogo in società, ha creato nuovi equilibri e nuove prospettive.

Si cambia ad ogni livello, dalla prima squadra al vivaio per finire alla scuola calcio. Il tutto, nell’ottica di un progetto articolato che merita attenzione.

“Parto da un presupposto – esordisce Rossi – una società che vuole crescere non può lavorare solo nell’ottica della prima squadra. Serve strutturare una proposta solida e concreta ad ogni livello, partendo dai più piccoli, ed è quello che farò”.

Due allenatori per squadra, un accordo triennale col Verona per l’organizzazione e la gestione delle sedute di allenamento per ogni annata, scambi a cadenza mensile con altri sport. Rossi allarga il ventaglio dell’offerta e lo presenta così.

“Ogni squadra avrà due tecnici preparati e io sarò supervisore super partes. Cercherò di riportare qui quanto ho appreso nelle mie esperienze con Milan e Ajax, con cui ho lavorato in passato come allenatore e nell’area scouting. In primis per i più piccoli sarà organizzato un lavoro coordinativo graduale in ogni seduta, seguito poi da una parte di tecnica individuale per poi concludere con la parte di gioco collettivo. Questo perché è inutile pretendere di lavorare sulla tecnica se il corpo del bambino non è pronto a gestire sul piano coordinativo certi gesti tecnici. Questo è un punto fondamentale del mio progetto, in cui credo fortemente e ci tengo a ribadirlo. L’accordo col Verona ci dà la possibilità di formare i nostri tecnici e di avere uno scambio proficuo con un club professionistico. Inoltre una volta al mese i nostri ragazzi andranno a provare un altro sport presso altre società del territorio con cui stringeremo accordi in tal senso. In giro per il mondo i ragazzi praticano più discipline sportive e hanno una mentalità sportiva molto più radicata dei coetanei italiani, un motivo più che sufficiente per aprire la mente e per guardare con curiosità a cosa ci possono insegnare gli altri sport sul piano tecnico ma soprattutto umano”.

Porte aperte anche alle ragazzine che vorranno provare il gioco del calcio all’Olimpia Ponte Crencano.

“La nostra porta è aperta anche alle ragazze fino al limite di età consentito – puntualizza Rossi – abbiamo strutture e impianti di prim’ordine che dobbiamo sfruttare al meglio con una proposta veramente aperta a tutti. Ricordo che i primi 15 giorni sono gratuiti e aperti a chiunque vorrà provare. L’obiettivo? Innalzare il livello qualitativo della proposta dedicata ai giovani e aumentare di ogni anno almeno la metà degli iscritti. Quindi se quest’anno abbiamo ottanta ragazzi, l’anno prossimo punto ad averne centoventi e così via. L’obiettivo finale sono i 300 iscritti, per i quali spero di poter avere a disposizione a breve un campo sintetico a 9 per il quale siamo al lavoro”.

Punta dell’iceberg, la prima squadra che subirà non pochi cambiamenti. Rivoluzione che ha un chiaro obiettivo di fondo: la Prima Categoria entro due anni.

“Siamo intervenuti sul mercato per strutturare bene la rosa in ogni reparto – conclude – sono arrivati giocatori d’esperienza assieme a giovani di buona qualità con i quali sono ben felice di lavorare. Lo scorso anno abbiamo iniziato un percorso che si è concluso bene nonostante alcune difficoltà. Ora, partire dall’inizio dopo aver superato alcuni momenti infelici è sicuramente un fattore positivo che ci permette di lavorare su una base già solida, impreziosita da un mercato di rilievo. Concludo dicendo che sono molto soddisfatto della condivisione che sono riuscito ad avere qui all’Olimpia e alla disponibilità della dirigenza a trovare un accordo con me per il mio progetto. Mi preme ringraziare le persone di Roberto Donà e di Gabriele Ferrari, presidente e vicepresidente, vere anime di questa società senza le quali, lo dico senza peli sulla lingua, il mio progetto non sarebbe nemmeno iniziato”.