Nogara non crede ai suoi occhi: è Promozione. Il tecnico Bertelli: “Finale da urlo, mi rimarrà dentro”

Nogara non crede ai suoi occhi: è Promozione. Il tecnico Bertelli: “Finale da urlo, mi rimarrà dentro”

by 8 Maggio 2015

Roba da.. matti. L’approdo in Promozione del Nogara è qualcosa di incredibile, di inimmaginabile. Nessuno mai, nel corso dell’anno anno sportivo, avrebbe pronosticato un finale così. C’è poco da fare: tra i due litiganti il terzo gode. E gode davvero, il Nogara di Andrea Bertelli. Si gode il sapore intenso dell’eternità racchiusa in un triplice fischio, la gioia di una rimonta bella da morire, il significato supremo di una dieci mesi lunghissima, estenuante ed entusiasmante insieme, dove Pasotto e compagni hanno stupito tutti, ma proprio tutti, saltando qualsiasi tipo d’asticella, anche la più alta, la più inarrivabile. L’estremo gaudio, Bertelli lo commenta così.

“Sapevamo che il Grezzana avrebbe avuto un finale difficilissimo con tre scontri diretti – spiega – volevamo arrivare con poco distacco al gran finale e ci siamo riusciti. Poi, ci abbiamo messo del nostro ma abbiamo avuto anche fortuna. Il Grezzana ha perso tutti e tre gli scontri diretti, con noi compresi, e il Chiampo, pareggiando alla penultima a Lonigo, ci ha permesso di arrivare primi a novanta minuti dalla fine. A Montorio è stata guerra: loro fino all’ultimo hanno provato a far male, com’è giusto che sia. Il goal di Vecchiato è stata una liberazione, una gioia immensa: abbiamo vinto un campionato nel finale con una vittoria nel finale. Incredibile”.

Tanti, a ripercorrerli con la memoria, i passaggi chiave di un anno pazzesco.

“Siamo partiti per creare un’identità forte e per puntare ai play-off – continua – pensavamo di essere in linea con gli obiettivi finchè abbiamo capito di potercela fare. Lì i ragazzi sono stati stupendi: mai vista una dedizione così alla causa. Ha fatto la differenza la voglia di vincere sempre, una voglia vera, straripante, incontenibile. Mi resterà dentro”.

Inutile chiedere a Bertelli il futuro. Troppa la gioia per il successo per contentrarsi sul domani.

“Stiamo ancora festeggiando, dateci tempo – conclude sorridendo – al futuro penserò tra un po’, non certo ora, voglio godermi questo finale coi ragazzi, non penso ad altro”.