Montorio, è giunta la fase dell’ottimismo eroico. Ferronato: “Ambizione e umiltà: ripartiamo da qui””

Montorio, è giunta la fase dell’ottimismo eroico. Ferronato: “Ambizione e umiltà: ripartiamo da qui””

by 31 Luglio 2013

I nuovi Leopardi abitano a Montorio. Non studiano da autodidatti: portano le bullonate ai piedi. Non sono poeti ma, per la bontà che brilla nei loro occhi, darebbero agli artisti della parola pane per i loro denti. Portano colori bianconeroverdi, hanno volti distesi, sorrisi radiosi, pensieri veloci. Fanno della semplicità e dell’operosità il loro modus operandi: non c’è una virgola fuori posto, nell’universo montoriese.

Lo guardi, e vedi il risultato del lavoro, della pianificazione, della lungimiranza. Mai nessuno, nove anni fa, avrebbe pensato che la società castellana avesse potuto riscuotere tanti successi, in un tempo relativamente breve. Invece la società presieduta da Lorenzo Peroni è un modello da seguire: per i valori che la animano, per la bontà umana delle persone, per il rustico sapore del calcio vero, che a Montorio c’è eccome, profumato d’erba e di schizzi di fango, lontano dai parolai e dai barlumi della ribalta.

Risorgesse Leopardi, dalle parti di Montorio avrebbe l’occasione di proseguire l’evoluzione del proprio pensiero riguardo la concezione del rapporto uomo-mondo, conclusasi ne “La Ginestra”.

Dopo il pessimismo eroico, di cui il carme sopra citato ne è la sublime espressione, nell’immagine poetica della social catena, il moderno Leopardi, ascoltando le aspirazioni, gli intenti, i sussurri degli addetti ai lavori del sodalizio biancoverde, scoprirebbe una nuova, poetica fase della vita: l’ottimismo eroico.

Il parallelismo, forse anacronistico, ma non casuale e sempre curioso, ha i suoi perchè. A Montorio l’intento è chiaro: crescere, in tutti i sensi. Perchè l’ascesa montoriese, altro non è che la rivisitazione calcistica della social catena: basta entrare negli impianti sportivi per capirlo. All’ombra del castello, di questi tempi, l’ambizione si respira nell’aria, il sodalizio è all’akmè della propria espansione, e ognuno, a modo suo, nel suo piccolo, vuole essere protagonista. Tutti hanno un ruolo preciso, nessuno fa la voce grossa, chiunque sa cos’è, la solidarietà applicata al pallone.

La location scelta per la presentazione ai media ne è l’espressione: ha dell’incantevole, la trattoria “Al Confine” lungo la strada “Pissarota”, in cui il Montorio Calcio s’è presentato.

Questo che sta per iniziare, sarà, forse, l’anno in cui tutti gli sforzi dovranno essere sublimati. L’obiettivo è chiaro, ma sottaciuto:

“Ringrazio tutti i presenti – sottolinea il responsabile organizzativo Andrea Chiecchi – siamo in un posto bellissimo, mai ci saremmo sognati di essere qui qualche anno fa. E’ un onore per noi, ma da qui dovrà partire la cavalcata del Montorio. Siamo cresciuti molto, ma si può fare di più: abbiamo grande fiducia. Col settore giovanile stiamo andando benissimo, e le ultime due squadre, la Juniores e la Prima Squadra, dovranno lavorare in simbiosi, essere l’una la spalla ideale dell’altra, nonchè l’esempio per tutto il settore giovanile. Sarà un anno all’insegna della responsabilità, e della voglia di vincere: quest’anno abbiamo tutte le carte in regola”.

Breve ma intenso, il messaggio del presidente Peroni:

“Col cuore sono ancora a Rosegaferro, a due minuti dalla fine. Quegli ultimi due minuti non li voglio ricordare: fanno parte del passato. Voltiamo pagina e ripartiamo ambiziosi: abbiamo preso quattro giocatori nuovi, e l’intera rosa dell’anno scorso è rimasta. Dovremo lavorare sodo, ma abbiamo mezzi importanti: coraggio ragazzi, abbiamo grandi aspettative”.

Saggio, come non poteva essere altrimenti, il discorso conclusivo dell’allenatore Ferronato, il quale ammonisce:

“Siamo in 27, partirete tutti alla pari. Il posto non è precluso a nessuno, e attenzione: la Coppa Veneto non la giocheremo solo per far gamba. Ho raggiunto due promozioni tramite la Coppa, e non dico altro. Capite che anche quella competizione ha una sua importanza. Ci sarà spazio per tutti, e badate: ognuno sarà indispensabile. Anche perchè, inutile nasconderlo, questo è l’anno in cui tutti ci attendono: conoscono il nostro valore. Concentriamoci su noi stessi, ragioneremo di partita in partita. L’obiettivo stagionale lo sapete: non ha senso ripeterlo. Ci vediamo al 16, sarà una stagione intensissima”.