Mileto, il saluto del Principe. Quaterna e biglietto per Siviglia: “Tiferò comunque il mio Zevio”

Mileto, il saluto del Principe. Quaterna e biglietto per Siviglia: “Tiferò comunque il mio Zevio”

by 10 Settembre 2013

Il saluto del Principe. Stretta di mano e partenza per Siviglia: ormai ci siamo. Andrea Mileto lascia l’Italia per l’erasmus in terra iberica. L’esperienza durerà fino a maggio: lo Zevio dunque, perde una delle sue bocche da fuoco più importanti nel gioco offensivo.

Perchè Mileto a Zevio è una certezza assoluta. Chi era a Caldiero se lo ricorda bene. Il suo nome è ancora scritto nella storia: quel giorno lo Zevio Calcio toccò il cielo con un dito. Due a zero alla Virtus: porte della Promozione spalancate. Sul tabellino c’era la sua firma. D’autore, come non poteva essere altrimenti.

Mileto però non poteva partire senza farsi notare. Per l’ennesima volta, come non poteva essere altrimenti. I primi tre punti allo Zevio li ha regalati lui. Un regalo d’addio, o d’arrivederci, ancora non si può sapere. Quattro goal in una partita non si dimenticano, specie al gran debutto casalingo:

“Una grossa soddisfazione, forse nemmeno io me l’aspettavo. Era dai tempi della Juniores a Castelnuovo che non segnavo quattro reti in una partita. Bellissimo”.

Il più bello?

“L’ultimo, senza dubbio. Gli altri sono stati importanti, d’altronde ogni goal vale un altro. Però ho avuto fortuna, lo ammetto. L’ultimo invece è stato un gran goal”.

Una vittoria rocambolesca, quella contro il Concordia. Che partita è stata?

“Strana, condizionata dall’arbitro. Siamo stati raggiunti due volte su rigore, e uno a mio avviso non c’era. Dopo il terzo pareggio loro tutti pensavano che avessimo finito la benzina, non era così. Ci abbiamo creduto fino alla fine, tutti insieme, perchè questo è lo spirito dello Zevio. Ne abbiamo fatti altri due, giusto così”.

Lasci per l’erasmus in Spagna. Pronto alla partenza?

“Sì, spero di vivere un’esperienza positiva in tutti i sensi, che mi permetterà, in teoria, di laurearmi in tempo”.

Da veterano, un giudizio sullo Zevio di quest’anno?

“Combattivo, duro a morire. C’è un bel gruppo, e poi Sacchetti in panchina è una certezza”.

Quale sarà l’obiettivo dello Zevio?

“I play-off, però io parto e Castioni smette di giocare per un infortunio al tendine d’Achille. Non c’è più una prima punta, dovranno cambiare qualcosina, ma i mezzi ci sono. Poi sul mercato magari la società trova un degno sostituto. In ogni caso questo Zevio può stupire, ne sono convinto”.