Menegotti-Audace, è stato colpo di fulmine. Il tecnico: “Intesa rapida. Orgoglioso di essere qui”

Menegotti-Audace, è stato colpo di fulmine. Il tecnico: “Intesa rapida. Orgoglioso di essere qui”

by 19 Maggio 2016

Un colpo di fulmine. Di quelli belli davvero, intensi come certe cotte estive adolescenziali. Marzio Menegotti torna nel calcio maschile: l’ha voluto l’Audace, subito, appena i giochi si sono conclusi. Il matrimonio è già cosa fatta: inutile perdersi in troppi ragionamenti. C’è congruenza su tutto: prospettive, visione del calcio, della gestione di quella che sarà la prossima annata sportiva. L’accordo è fatto su mentalità coincidenti: comuni intenti che ci hanno messo poco a tradursi in una firma nero su bianco.

“Sono orgoglioso di essere qui – commenta il tecnico – per me è un ritorno nel calcio maschile e sono felicissimo. Questo è il mio mondo, io devo e voglio stare qui. La parentesi a Raldon con le ragazze è stata felice, guai a chi pensa il contrario. E’ stata un’esperienza utile, che mi ha fatto maturare. Ora però è giunto il tempo di tornare con gli uomini, il mio calcio è qui. Prima dell’Audace avevo ricevuto altre proposte: mi ha fatto piacere. Ai colori rossoneri, però, non potevo dire di no”.

Le prospettive collimano anche sul modello ideale dell’Audace che sarà. Bella ed elegante, sì, come l’ha educata il buon Biroli, ma tosta da morire, capace di soffrire, di lottare, di sporcarsi le mani senza provar vergogna. Questo è un concetto cui Menegotti tiene moltissimo.

“L’Audace è una formazione di grande qualità – prosegue – e mi complimento con chi mi ha preceduto per il lavoro svolto. Anche a me piace il bel calcio: lavorerò coi ragazzi per inseguire i risultati attraverso il gioco e la prestazione. Ma ad un patto. Il messaggio deve passare chiaro fin da ora: guai a chi non si sacrifica. Con la società conveniamo su un punto: serve un’Audace bella e possibile, concreta, brava di fioretto ma capace con la spada. Ai ragazzi dirò questo: dovremo sudarci tutto e dovremo capire cosa vuol dire imparare a soffrire. E’ la strada per coltivare ambizioni lungo il percorso che faremo insieme”.

Non serve nemmeno dirlo: l’Audace si candida ad un campionato di vertice. E Menegotti certo non ne fa mistero.

“Non gioco a nascondino – conclude – l’idea è quella di giocare per un campionato d’alta classifica. Abbiamo mezzi, entusiasmo e blasone per crederci. Ripartiamo tutti con entusiasmo. Aspetto solo di tornare in campo e di capire che rosa avrò a disposizione, la società è al lavoro e ripongo nelle sue figure la massima fiducia”.