Maria Brighenti, fisioterapista donna operativa nel calcio maschile, vince la sua scommessa: “In Virtus gran bella esperienza. Ringrazio tutti per la fiducia”

Maria Brighenti, fisioterapista donna operativa nel calcio maschile, vince la sua scommessa: “In Virtus gran bella esperienza. Ringrazio tutti per la fiducia”

by 10 Aprile 2015

Una scommessa vinta. Maria Brighenti ricorderà col sorriso il suo approccio alla professione di fisioterapista. Lei, donna, neolaureata catapultata nel calcio maschile come prima esperienza. Non il più comodo degli impatti, per chi è agli esordi. Maria non lo nasconde: il timore che una figura femminile, per quanto preparata, avrebbe potuto trovare nella diffidenza e nel pregiudizio altrui c’era eccome. Temeva che i ragazzi della Virtus Verona, affidati da poche settimane alle sue cure, reagissero male. Invece le sue paure si sono squagliate subito, come neve al sole. Con lo spogliatoio Maria ha instaurato un rapporto positivo, di reciproca fiducia. Il tecnico Cherobin, simpaticamente, l’ha definita un amuleto: ecco perchè.

“Da quando c’è lei non abbiamo più perso – sorride Cherobin – mi auguro che continui a portarci fortuna. E poi Maria è davvero brava. I ragazzi hanno capito che di lei si possono fidare e io ho ho massima stima di lei. E’ una figura di riferimento per tutti noi”.

La Virtus, per Maria, rappresenta il primo vero banco di prova con il quale confrontarsi dopo la laurea in fisioterapia. Un’esperienza che la affascina: lo sport, confesserà, l’ha sempre appassionata.

“Da sempre sono attirata dallo sport – racconta Maria – non dal calcio in particolare, che comunque mi piace, ma dal concetto stesso di sport, come stile di vita attivo, sempre in movimento. Iniziare con la riabilitazione degli sportivi è sicuramente un approccio importante con la professione, che mi stimola. Al momento l’esperienza è soddisfacente”.

Maria, però, in cuore cova obiettivi maggiori. Ha un sogno: fare della fisioterapia un servizio alla persona in quanto tale, a tutti i livelli. La sua carriera, per sua fortuna, è solo agli inizi.

“In testa ho un concetto olistico di fisioterapia – conclude – non la intendo solo come riabilitazione fisica dello sportivo. Mi piacerebbe lavorare a contatto con tutti gli ambiti riabilitativi e con ogni genere di paziente. E’ il mio obiettivo: intanto, però, mi auguro di essere una figura positiva per la Virtus. Ci tengo molto a sfruttare a dovere questa opportunità”.